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Nubifragio a Sassari, strade come fiumi in piena
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Giostra Saracino domenica 01 agosto 2021 ore 15:45

Giostra, a settembre si rimescolano gli equilibri

Dopo due anni è difficile stabilire un favorito. Tre quartieri per il primato assoluto, il quarto ritrova la competitività ed è pari ai più forti



AREZZO — Alla fine si correrà Giostra del Saracino. Dopo l’ultima riunione in Prefettura di giovedì sono state definite tutte le misure safety and security e, facendo tutti i debiti scongiuri, domenica 5 settembre alle 17 sarà il colpo di mortaio a ridare vita alla città, alla festa e alla storia quasi centenaria.

Miglior regalo non poteva esserci ad una settimana dal suo 90esimo compleanno dove i festeggiamenti questa volta saranno doppi.

Non era affatto scontato correr giostra ma la volontà, in primis del Prefetto Maddalena De Luca, e di tutte le autorità preposte comprese quelle giostresche hanno permesso che gli aretini potessero tornare a sentire rullo dei tamburi, squilli di chiarine, ma soprattutto il colpo della lancia al Buratto Re delle Indie.

Superati tutti gli ostacoli organizzativi e il rispetto delle normative Covid l’attenzione si sposta sulla competizione.

Era dal 1940 che il saracino non viveva una interruzione così lunga, tre edizioni e 24 mesi esatti di lontananza per cavalli e cavalieri dalla lizza di piazza grande (la precedente interruzione dal 9 giugno 1940 al 7 agosto 1948).

Non sarà facile tornare competitivi dopo questo lungo stop con tutte le incognite che ci possono essere nella testa di dirigenze e giostratori. Due anni che teoricamente possono essere serviti a tutti per lavorare e migliorare, ma sarà sempre la piazza a dire la verità.

Ci eravamo lasciati la sera del 1 settembre con Porta Santo Spirito che usciva dalla piazza con la sua 37esima Lancia d’Oro di nuovo in cima all’albo d’Oro della manifestazione in coabitazione con Porta Crucifera e Porta Sant’Andrea.

Il 2019 aveva riportato vittoria e competitività a Porta del Foro interrompendo dodici lunghissimi anni di digiuno. Equilibri in parte rimescolati rispetto agli anni precedenti in ordine: Santo Spirito, Porta del Foro, Sant’Andrea e Porta Crucifera.

Adesso dopo due anni di assenza di confronto e competizione tante cose possono essere cambiate. Nessuno può sapere o immaginare quanto cavallo e giostratore sono davvero migliorati, senza aver nessun riscontro in due anni di inattività. Ci sarà poi l’aspetto mentale a fare la differenza, se in passato ha sempre inciso sul risultato il 5 settembre sarà determinante.

Oltre le qualità tecniche questa volta la differenza tra la vittoria e la sconfitta verrà decisa dalla “testa” dei protagonisti.

Saranno i primi due giorni di prova a far capire come e dove potrebbe andare la direzione della Giostra del Saracino del 5 settembre.

Un Saracino importante anche per gli equilibri dentro i quartieri: la vittoria per uno, e la sconfitta per gli altri, determinerà pure la composizione dei nuovi direttivi che verranno eletti dai quattro popoli tra ottobre e dicembre, subito dopo la Cena della Vittoria del quartiere vincitore.

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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