Attualità venerdì 03 ottobre 2025 ore 14:37
Alzheimer, un incontro per promuovere le cure

Riflettere sui servizi attuali e futuri per migliorare la qualità di vita delle persone con Alzheimer e demenza e delle loro famiglie.
AREZZO — Riflettere sui servizi attuali e futuri per migliorare la qualità di vita delle persone con Alzheimer e demenza e delle loro famiglie. È stato questo il filo conduttore della tavola rotonda che si è svolta il 1° ottobre alla Biblioteca dell’ospedale San Donato, promossa dall’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (AIMA) di Arezzo e Asl Toscana sud est. L’iniziativa rientra nelle attività organizzate per il mese mondiale dedicato all’Alzheimer e ad altre forme di demenza.
Nel corso dell’incontro si è parlato del “Codice viola”, il progetto che coinvolge il pronto soccorso del San Donato, dove è stato attivato un percorso dedicato per garantire accoglienza e modalità di trattamento specifiche, con la possibilità per i pazienti di essere accompagnati e sostenuti dai loro familiari. La volontà dell’Asl Toscana sud est è quella di estendere il modello anche agli altri pronto soccorso del territorio, così da rendere omogeneo il percorso in tutta l’area.
Un altro tema centrale è stato quello delle visite domiciliari, svolte in sinergia tra infermieri di famiglia e geriatri, per offrire un’assistenza continuativa e personalizzata. Questo approccio sarà ulteriormente potenziato attraverso la Digital Home Care, la piattaforma tecnologica dell’Asl che porta le cure di prossimità direttamente nelle case, mettendo la tecnologia al servizio delle persone. Spazio anche alla Casa della Comunità, intesa non solo come luogo di cura, ma come ambiente aperto al territorio e alle associazioni, per costruire una rete di alleanze tra cittadini, professionisti sanitari e istituzioni.
“Il ruolo delle infermiere e degli infermieri è fondamentale nell’accompagnare le persone con Alzheimer lungo tutto il percorso di cura – sottolinea Vianella Agostinelli, direttrice del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche –. Non si tratta solo di assistenza sanitaria, ma di sviluppare competenze e professionalità capaci di garantire vicinanza, ascolto e presa in cura personalizzata”.
“La rete territoriale rappresenta la chiave per dare risposte concrete ai bisogni complessi di chi convive con una malattia complessa come l’Alzheimer – spiega Giampiero Luatti, direttore della Zona Distretto di Arezzo –. L’integrazione tra ospedale, servizi territoriali e tecnologie digitali è la strada per garantire continuità assistenziale e prossimità. Solo così possiamo costruire un sistema davvero vicino alle persone”.
“Questa tavola rotonda ha confermato quanto sia importante la collaborazione tra istituzioni, professioniste e professionisti della sanità e associazioni – commenta Silvana Repetti, presidente AIMA di Arezzo–. Le famiglie hanno bisogno di non sentirsi sole: sapere che esiste una rete di supporto è il primo passo per affrontare con più forza e speranza il percorso della malattia. AIMA continuerà a essere al fianco dei caregiver, portando la loro voce ai tavoli di confronto”.
L’incontro si è concluso con un ampio dialogo con le associazioni e i caregiver, confermando la volontà comune di costruire percorsi di cura sempre più inclusivi, sostenibili e vicini alle persone.
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