Covid-19, Asl e Comune insieme contro la pandemia

L'azienda sanitaria conferma i 5 casi di tamponi positivi e sottolinea che nel territorio aretino non ci sono focolai di Coronavirus

AREZZO — Il Coronavirus ormai è arrivato anche ad Arezzo e la Asl ha organizzato una conferenza stampa per avvisare sulla situazione e sulle attività che verranno messe in campo.

Il direttore generale, Antonio D'Urso, sottolinea che nel territorio di Arezzo, attualmente, sono stati riscontrati 4 casi positivi al tampone di cui 3 sono ricoverati in ospedale ed uno in isolamento domiciliare. I casi in questione dovrebbero essere la 42enne di Pergine, in isolamento domiciliare, marito e moglie di Poppi ricoverati rispettivamente in rianimazione e in Malattie Infettive e la maestra di Arezzo.
Nell'immediata provincia aretina c'è, poi, il caso di Castelfranco, con il contagio da Coronavirus di un uomo attualmente in isolamento domiciliare.

Confermato anche il fatto che, nonostante i casi accertati, nel territorio aretino non ci sono focolai di Coronavirus, quindi non siamo in una zona considerata rossa.

D'Urso ha aggiunto che la situazione è in continua evoluzione e che comunque, qualora si verificasse un picco di contagi, gli ospedali sono già attrezzati ad accogliere i pazienti.

Il massimo dirigente della Asl ha anche confermato che, in chiave preventiva, verranno congelate, fin dalla prossima settimana, tutte le visite specialistiche in ospedale. Anche l'attività di prelievo sarà demandata alle sedi distrettuali e la consegna di medicine avverrà tramite le farmacie di prossimità e non più in ospedale.

Alla conferenza ha partecipato anche il sindaco di Arezzo che ha precisato come l'amministrazione cittadina stia lavorando all'unisono con la Asl per evitare il più possibile ogni forma di diffusione del virus.

Ghinelli ha poi sottolineato che "Non dobbiamo avere paura ma dobbiamo assumere la consapevolezza dei rischi, pertanto dobbiamo agire in tutte le maniere per ridurre al massimo il pericolo di contagio, quindi lavarsi spesso le mani, evitare baci, abbracci, ed adottare tutte quelle precauzioni indicate dalle strutture sanitarie".

Il direttore D'Urso ha concluso il suo intervento ricordando come questo virus abbia un elevato tasso di infettività, un paziente positivo trasmette 4 contagi, pertanto di seguire tutte le indicazioni di prevenzione e di evitare al massimo i contatti prolungati con persone in luoghi chiusi.

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