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Attualità venerdì 22 maggio 2020 ore 13:50

Cassa integrazione, i dati di Arezzo preoccupano

Camera di commercio, balzo di richieste di ammortizzatori sociali. Nel mese di aprile autorizzate 4,5milioni di ore, 155 volte il valore del 2019



AREZZO — La chiusura forzata delle attività economiche ha costretto le aziende a fare ricorso alla Cassa Integrazione per sopperire all'assenza di fatturato a causa dello stop dovuto al Covid. Nel solo mese di aprile sono state autorizzate più di 4,5 milioni di ore, oltre 155 volte il valore dello scorso anno e superiore a gran parte delle autorizzazioni annuali concesse negli ultimi anni.

La maggior parte delle concessioni ha riguardato l’industria (79% del totale) e il comparto dell’edilizia (11,7%). Minori gli interventi per gli altri settori: commercio 3,9%, trasporti 2,2%, alberghi e ristoranti 1,2%, altri servizi 1,6%.

Nel manifatturiero gli interventi più rilevanti sono quelli concessi al settore orafo e dei mobili 32,6% del totale manifatturiero, prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 10%, comparto della moda (tessile-abbigliamento-pelletteria-calzature) 16,7%, lavorazione prodotti in metallo 17,3%.

Le due tipologie di intervento utilizzate nel mese di aprile sono la Cassa Integrazione Ordinaria e quella in Deroga: la prima rappresenta la quasi totalità delle concessioni (93,5% del totale) e cresce del 5728% rispetto al 2019. La gestione in Deroga rappresenta il restante 6,5% e passa dall’assenza di interventi del 2019 a 182mila ore nel 2020.

"Sono dati certamente preoccupanti ma non certo inaspettati, afferma il segretario generale della Camera di Commercio Marco Randellini. Adesso con la fase due e la ripresa delle attività produttive ci attendiamo una drastica riduzione dell’utilizzo di questa tipologia di ammortizzatore sociale. In caso contrario le conseguenze sulla tenuta del sistema imprenditoriale e sulla crescita del tasso di disoccupazione sarebbero rilevanti e potrebbero ostacolare le prospettive di ripresa per il terzo e quarto trimestre dell’anno".


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