Attualità lunedì 15 marzo 2021 ore 15:03
Cerbai lascia il Coni dopo 28 anni
Prima come presidente, poi come delegato provinciale il professore è stato punto di riferimento per intere generazioni di atleti e società sportive
AREZZO — "Nella vita di ognuno di noi esiste sempre un momento in cui si rende evidente la decisione di interrompere ciò per cui si è impegnati ma che ha rappresentato un operare con motivazioni legate ai valori".
Con questa frase inizia la lunga lettera di Giorgio Cerbai alle autorità civili e sportive della provincia di Arezzo.
Il professore, è stato insegnate di educazione fisica, decide di lasciare il Coni. Il suo impegno nel Comitato Olimpico è iniziato nel 1993 quando alcuni amici lo convinsero ad intraprendere un percorso durato ben 28 anni. Prima da presedente e poi dal 2021 come delegato provinciale, Cerbai è stato l'anima pulita e generosa dello sport aretino.
Sempre in prima linea per organizzare o presenziare ad eventi in grado di far riecheggiare il nome di Arezzo nell'olimpo dello sport nazionale e non solo.
Non più giovanissimo, Cerbai decide si lasciare il Coni spinto anche dall'incertezza normativa nazionale in cui si trova a dover "annaspare" l'intero movimento sportivo italiano.
"Voglio assicurare che resterò sempre vicino a questo mondo" - scrive Cerbai che conclude il suo saluto alle autorità ricordando un insegnamento ricevuto dal padre: "Nella vita ogni impegno assunto costituisce un obbligo da rispettare, senza guardare ne orologio e neppure il calendario. E penso di averlo rispettato".
Insomma, parole che indicano la grande saggezza e gli alti valori che hanno contraddistinto tutto il percorso professionale, umano e operativo svolto dallo "sceriffo", così è stato soprannominato il "mitico" professore Giorgio Cerbai.
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