Cerci ha rescisso: fine di una storia mai nata

Ai margini e fuori rosa da settimane, lascia la maglia amaranto con 15 presenze all'attivo senza aver realizzato nessun gol o assist

AREZZO — Alessio Cerci non è più un giocatore dell'Arezzo. Arrivato ad ottobre, annunciato come l'uomo che avrebbe dovuto risollevare le sorti del Cavallino Rampante, ha fatto vedere qualche lampo della classe che ne ha contraddistinto la carriera, ma poco più. Nessun assist all'attivo, nessuna rete segnata, pochi spezzoni di partita per un totale di 621 minuti giocati in campionato. Troppo poco per uno come lui.

Non ci si sarebbe aspettati una fine come questa, per una storia che agli albori ha lasciato sperare di aver trovato un nuovo leader, soprattutto una chioccia di altissimo livello per i giovani. Le aspettative erano per un giocatore che, in Serie C, avrebbe potuto fare la differenza anche in condizioni fisiche precarie. Non è invece mai successo. Cerci ha fatto vedere alcuni lampi di classe cristallina, ma troppo pochi e, soprattutto, senza nessun peso specifico sulla stagione dell'Arezzo.

A Macerata la sua unica prestazione davvero sopra le righe, nel corso della quale fece davvero ballare la difesa avversaria, soprattutto nella difesa, sfiorando la rete e portando a spasso sempre almeno due avversari. Poi poco altro. La condizione atletica mai arrivata davvero, alcuni fastidi e infortuni che lo hanno limitato anche in allenamento, fino ad arrivare allo screzio che lo aveva fatto finire fuori rosa, ad allenarsi da settimane con gli esclusi dalla lista dei 24.

In allenamento, per un contrasto di gioco, la pesante litigata con un compagno di squadra. E' stato questo l'ultimo vero giorno di Cerci come calciatore del Cavallino Rampante. Immediatamente messo fuori rosa e mai più rientrato nel gruppo. La sua rescissione mette la parola fine alla sua avventura in amaranto, ma qualcuno diceva fino dall'inizio che Cerci anche nelle ultime stagioni aveva fatto poco o niente per le squadre dove aveva militato. Un vero peccato, perché un giocatore del suo livello tecnico avrebbe potuto e dovuto dare molto di più alla causa dell'Arezzo. Soprattutto in una stagione maledetta e sfortunata come quella che si sta avviando alla conclusione.

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