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Attualità domenica 22 marzo 2020 ore 19:13

"Chi non rispetta le regole multa e arresto"

Ghinelli usa la mano forte contro chi trasgredisce l'ordinanza di restare a casa senza valide ragioni e rispolvera un Decreto Regio del 1934



AREZZO — Il sindaco non tollera più gente fuori casa senza validi motivi, specialmente in questo determinato periodo di emergenza. Come ricordano i tecnici sanitari che studiano il virus, per fine mese è previsto il picco dei contagi pertanto ora più che mai è fondamentale evitare ogni possibile contatto tra persone.

Per scoraggiare i "furbetti" e gli irresponsabili, e tutelare maggiormente la salute dei cittadini, Ghinelli usa la mano forte e dà disposizione alla Polizia Municipale di estendere l'attuale denuncia per violazione dell'art.650 del Codice penale, che ricordiamo può essere commutata in una multa del valore di 103 euro, anche con l'infrazione all'art. 260 del Regio Decreto in materia di salute pubblica, reato molto più grave e che prevede una pena fino a 6 mesi di reclusione.

Il Regio decreto 1265/34 dispone che "Chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l'invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell'uomo è punito con l'arresto fino a sei mesi e con l'ammenda da lire 40.000 a lire 800.000. Se il fatto è commesso da persona che esercita una professione o un'arte sanitaria la pena è aumentata".
Ovviamente l'ammenda, al tempo del Decreto Regio del 1934 prevista in Lire, verrà adeguata in Euro.

Questa disposizione, ricorda il sindaco Ghinelli, è già stata attuata anche dalla Procura di Milano.

Quindi, da domani mattina, chiunque verrà trovato in giro senza valide motivazioni sarà perseguito per due reati.

Intanto anche oggi la Polizia Municipale ha passato al setaccio parchi e aree verdi cittadine. 

I controlli si sono concentranti prevalentemente su quelle zone impossibili da recintare come Il Prato, Villa Severi, Il Pionta, Campo di Marte e l'area di via Salvadori, luogo molto frequentato.

Le verifiche, fatte anche con l'ausilio del drone, hanno portato all'individuazione di 100 soggetti ed in sette casi sono stati elevati verbali per il mancato rispetto delle ordinanze in atto.


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