Attualità sabato 14 novembre 2020 ore 10:10
CNA contro la chiusura dei centri estetici
Pagni: “I parrucchieri restano aperti, è un'anomalia che deve essere sanata per la sopravvivenza del settore che si occupa della cura alla persona”
AREZZO — Dalla mezzanotte la Toscana entra a far parte delle zone rosse della penisola, quelle a rischio più elevato per quanto riguarda la diffusione del contagio da Covid-19. Ne conseguono tutte le nuove limitazioni, fra le quali la chiusura di molte attività commerciali. CNA Arezzo, per voce di Roberta Pagni che è la portavoce delle estetiste, considera una disparità di trattamento l'obbligo alla chiusura per la categoria, quando potranno invece restare aperti parrucchieri e barbieri, che fanno parte dello stesso settore di servizi per la cura della persona.
"Perché questa anomalia? Oggettivamente non c'è nessuna ratio nella distinzione che il Dpcm ha introdotto nelle zone rosse tra parrucchieri e filiera dell'estetica. Il nostro è un settore in cui non ci sono assembramenti, lo sanno tutti: lavoriamo su appuntamento. Non solo: ormai da anni applichiamo protocolli di legge molto severi sulle disposizioni di carattere igienico-sanitario. Quindi onestamente se ci sono dei luoghi dove è proprio improbabile contrarre il virus è da un parrucchiere o in un salone di estetica", ha commentato Roberta Pagni.
La rappresentante del settore ha poi sottolineato come negli ultimi mesi fossero state applicate tutte le prescrizioni socio sanitarie per limitare ulteriormente i rischi connessi alla prestazione dei servizi, aiutando anche il Governo nella stesura delle linee guida. "Oggi il rischio è l'emergere dell'abusivismo: più teniamo chiusi soggetti corretti e formalmente disciplinati di questa filiera più emergono soggetti abusivi che non applicano le disposizioni sanitarie" - ha proseguito Pagni, sottolineando come in questo modo venga tolto lavoro a chi si muove nella regolarità e senza rischi, a favore di chi "non solo evade, ma mi fa pure prendere il Covid, detto molto in soldoni".
"Senza interventi tempestivi e incisivi rischia il fallimento il 60% delle estetiste sotto il peso delle spese e delle tasse" - è il monito con cui conclude il suo intervento Roberta Pagni di CNA Arezzo.
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