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Politica lunedì 18 dicembre 2023 ore 18:00

Consiglio Comunale, approvato il Dup

L’approvazione del documento elemento indispensabile per approvare il bilancio di previsione finanziario 2024/2026



AREZZO — L’approvazione del documento unico di programmazione costituisce elemento indispensabile e propedeutico per l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2024/2026, quest’ultimo all’ordine del giorno nella seduta di giovedì prossimo.

Il Dup si articola nelle cinque linee strategiche che riportano i capisaldi programmatici dell’attuale amministrazione: “La città di tutti e di ciascuno”, “La città della crescita sostenibile”, La città della cultura come capitale”, “La città europea, resiliente e innovativa”, “La città del benessere”.

Introdotto per i Comuni nel 2011 con decreto legislativo, si compone di due sezioni: strategica e operativa. La prima è di carattere generale e sviluppa, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi dell’ente con un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo. La seconda contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale corrispondente al bilancio triennale di previsione.

L’assessore Alberto Merelli entrando nello specifico delle cinque linee strategiche ha ricordato i punti salienti che le traducono: “in merito alla prima abbiamo cercato di sviluppare e promuovere il ruolo dei Cas anche alla luce della scomparsa delle circoscrizioni. Tra le altre azioni individuate, abbiamo: il potenziamento degli investimenti per il terzo settore grazie alla Fondazione Arezzo Comunità che dovrà essere implementata anche nel numero dei soci che sono già 50, progetti per famiglie e bambini, lo sviluppo della polizia locale, l’anagrafe della coesione sociale come tavolo condiviso tra tutti gli operatori coinvolti per evitare ‘migrazioni’ da uno sportello all’altro, servizi di volontariato che facilitino persone con ridotta mobilità, incentivazione della fruizione sportiva. Il motore della seconda linea strategica è la Fondazione Arezzo InTour. In merito alla terza linea strategica, puntiamo per il 2025 a rendere Arezzo una delle città più digitali d’Italia. E ancora: sviluppo del turismo religioso, culturale ed enogastronomico, lo sviluppo di Oro d’Autore, la riduzione della quantità e l’aumento della qualità dei rifiuti prodotti, il progetto Arezzo Green, l’implementazione della Fondazione Guido d’Arezzo, la valorizzazione dell’anniversario che riguarda Giorgio Vasari, il sostegno economico delle associazioni che lavorano con i giovani, la comunicazione con i cittadini tramite gli strumenti che quotidianamente utilizziamo con gli smartphone. La quarta linea strategica vede protagonisti il Pionta, la riqualificazione dell’area ex Cadorna, uno studio di fattibilità dell’anello a nord, la riduzione del rischio idraulico, il progetto di terzo luogo. La quinta prevede partnership con Arezzo Casa per la manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica, di affrontare il tema della morosità, la protezione delle donne vittime di violenza, la protezione degli animali, un cimitero per gli animali di affezione, l’ambulatorio veterinario sociale e il progetto di una sanità del futuro incentrata innanzitutto sulla seconda casa della salute al Baldaccio.

Sono 40.297.000 euro i fondi Pnrr di cui dispone il Comune. Il 2023 è stato un anno importante per quanto riguarda la progettazione e l’affidamento delle gare, i successivi si caratterizzeranno per la loro realizzazione anche perché siamo dentro al cronoprogramma che ci siamo dati. A questo punto i numeri del bilancio che illustrerò giovedì andranno letti nell’ambito di questa cornice generale”.

Luciano Ralli ha riconosciuto le luci del Dup, “ma il mio ruolo evidentemente è quello di rimarcarne le ombre, dal turismo oggettivamente cresciuto nell’ambito però di una città che non sembra pronta ad assorbire questo sviluppo, dal numero molto alto di progetti che porta a inevitabili difficoltà nel realizzarli tutti, dalle opere pubbliche ancora al palo e che sembrano trovare realizzazione solo negli ultimi anni di consiliatura. Il cavallo di battaglia di Arezzo capitale della cultura sembra oramai tramontato”.

Michele Menchetti ha lanciato lo slogan “meno fondazioni e più Comune. Sono contrario a questa scelta di esternalizzare, specialmente per quanto riguarda scuola e sociale. I numeri del turismo si sono visti ma occorre migliorare l’accoglienza sotto ogni punto di vista, parcheggi, circolazione stradale, bagni pubblici. Si parla poi di gestione dei rifiuti e di aumento della differenziata ma al contempo, contraddittoriamente, di sviluppo dell’incenerimento. Vorrei sapere poi il destino dei 175.000 euro destinati lo scorso anno alle mura di Castelsecco. Le risposte sui giovani e sui problemi che affrontano risultano insufficienti e non si può pensare a un dormitorio aperto solo per un periodo dall’anno come se stare di notte all’aperto fosse meno disagevole in certi mesi”.

Per Marco Donati “la premessa politica del Dup non è stata un atto particolarmente edificante. E mi riferisco al richiamo scritto del sindaco e del presidente del Consiglio Comunale ai consiglieri comunali di maggioranza, pretendendo la loro presenza alle sedute. Quando ogni consigliere comunale esercita la sua funzione senza vincolo di mandato. Ma c’è bisogno per una maggioranza di ricordarsi di votare i documenti più importanti? Si amministra con il cuore non solo con i numeri. Molti giovani non vedono la città del benessere, molte famiglie non vedono la città dell’inclusività. Le classifiche non sono lusinghiere sulla raccolta dei rifiuti e sulla digitalizzazione. Trovo poi difficoltà a trovare indicatori di vitalità turistica, che non può essere ridotta al periodo natalizio. Sulle opere pubbliche qualche difficoltà c’è stata”.

Valentina Vaccari: “quando metteremo in rete tutti gli attori protagonisti sul tema della scuola? Per affrontare ad esempio l’abbandono scolastico i cui dati sono allarmanti. Perché avviene? Già alle medie abbiamo classi con ragazzi che hanno superato l’età per frequentarle, magari immigrati annuali o biennali, con conseguenti problemi linguistici o di bullismo. Chi frequenta una terza media a 17 anni, magari non ha voglia di trascorrere del tempo con ragazzini più piccoli. Tutto poi si lega: dalla scuola le discriminazioni arrivano al mondo del lavoro”.

Dodici gli emendamenti illustrati da Francesco Romizi, sui Cas da valorizzare e promuovere più di quanto faccia la giunta, sulle soluzioni da trovare per le famiglie più fragili e i servizi di cui dovrebbero beneficare, sulla ripartenza dei progetti della Città dei Bambini e del vigile di quartiere, sulla riapertura della Casa delle Culture e la riattivazione degli Sprar, il sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, sulla sicurezza nel lavoro e l’accesso al credito, sul piano comunale per la riduzione dei rifiuti, sulla valorizzazione del verde, sulla mobilità urbana e il servizio pubblico locale da rendere prevalente rispetto all’auto privata, sul servizio idrico, sulla nuova sede della PM da realizzare in via Tagliamento, sull’eliminazione del cosiddetto anello a nord.

L’assessore Alberto Merelli ha definito “irricevibili gli emendamenti. Per la ragione fondamentale che il Dup è la proiezione del programma elettorale del sindaco ed evidentemente se quel programma è risultato vincente ed è stato premiato rispetto a programmi diversi, non potrà certo essere mutato sulla base delle previsioni contenute nei secondi”. Gli emendamenti sono stati respinti.

Il Dup è stato approvato con 18 voti favorevoli e 10 contrari, 28 i votanti.


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