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Attualità lunedì 07 marzo 2022 ore 17:30

Dopo il rogo ecco la nuova sala angiografica

Un incendio doloso l'aveva distrutta ad aprile 2020. Adesso con un maxi investimento della Asl già operativo uno strumento ancora più all'avanguardia



AREZZO — Quel rogo aveva lasciato tutti sconvolti. Oggi, a distanza di meno di un anno, si è svolta la riconsegna all'ospedale e alla comunità aretina della sala angiografica.

Esattamente a 676 giorni dal 16 aprile 2020, giorno dell’incendio doloso che la distrusse. Era un giovedì e l’intero piano interrato della Palazzina Calcit che ospitava appunto la sala angiografica fu interessato dalle fiamme che danneggiarono, in maniera pesante, tutta la struttura. La conta di ciò che era andato distrutto ammontava a 2 milioni di euro.

“E’ stato un evento doloso e tragico - ha ricordato il dg Antonio D’Urso. - Ancora oggi risultano incomprensibili le motivazioni. La Asl si è mossa subito, da una parte per garantire le cure ed i servizi angiografici senza interruzioni e dall’altra per la sostituzione dell’apparecchio. Grazie ad un eccezionale lavoro di squadra abbiamo avviato il percorso che oggi, in meno di due anni, garantisce la ripresa totale delle attività. Il raggiungimento del risultato in un periodo così ristretto è stato reso possibile dall’impegno immediato dell’Azienda che ha stanziato oltre 1 milione e 250mila euro dal proprio bilancio per l’avvio dei lavori di bonifica e l’acquisto di un nuovo apparecchio, senza attendere i finanziamenti statali".

“Questo nuovo angiografo - ha aggiunto Leonardo Bolognese, direttore del dipartimento di cardiologia - è il top della gamma oggi disponibile. Uno strumento che è in grado di effettuare esami di un’accuratezza inimmaginabile, con ridotte emissioni radio e con risoluzioni altissime".

“Il percorso di ripristino, avviato dopo le verifiche giudiziarie e di sicurezza - è entrata nel dettaglio Antonella Valeri direttore del settore tecnico - ha previsto una prima fase, tra agosto e novembre 2020, in cui sono stati sanificati e puliti i canali Uta e gli impianti di condizionamento dell’aria e si è provveduto allo sgombero di tutti i locali. Una seconda fase dove è stato assegnato l’incarico per la progettazioni, e infine una terza  che si è snodata tra giugno e dicembre 2021 in cui sono stati avviati i lavori di ristrutturazione e ripristino della struttura. Da dicembre 2021 è partito l’allestimento per tutta la sala angiografica con il nuovo impianto.”


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