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Attualità lunedì 06 giugno 2022 ore 12:15

Qualità della vita, Arezzo in testa sui bambini

La città è seconda in Italia, dietro solo ad Aosta. Buono il piazzamento anche sui giovani, ma non brilla sugli anziani. La reazione del vicesindaco



AREZZO E PROVINCIA — Uno studio del Sole 24 Ore realizzato in tre fasce d'età (bambini, giovani e anziani) fornisce una fotografia della qualità della vita attraverso le generazioni. 

La provincia di Arezzo, in questa analisi, ha un'ottima posizione per quanto riguarda i più piccoli. E' seconda in Italia solamente ad Aosta e davanti a Siena che si piazza al terzo posto. Anche tra i giovani il gradino rimane alto, ossia il numero 33. Invece, per la terza età scende il classifica fino al 66esimo posto.

A commentare i risultati, il vicesindaco e assessore Lucia Tanti con un post su facebook: "il risultato è eccellente e premia le scelte di questi anni, ora sarà compito della Fondazione Arezzo Comunità elaborare i punti di forza e lanciare il 'modello Arezzo'. Però, c'è un però che ora è il primo dei miei pensieri: non andiamo troppo bene sulla terza e quarta età, siamo a metà classifica a livello nazionale e siamo quarti in Toscana ma il dato rilevante è che la regione Toscana, nel suo complesso, è sotto la media nazionale.

Quindi se da una parte, è inutile negarlo, la soddisfazione è grande perché quando, ormai sette anni fa, ci insediammo eravamo a metà classica e oggi siamo nel podio a livello nazionale, dall'altro dobbiamo trovare soluzioni tutti insieme. Va da sé che se il segmento legato alle politiche per bambini e famiglie è sostanzialmente riferibile alle scelte dei singoli Comuni, nel segmento della terza e quarta età il perimetro di riferimento sono le scelte sociosanitarie che tengono insieme Comuni e Regioni. 

Visto i dati regionali è evidente che serve una forte e pubblica riflessione su come cambiare rotta - velocemente - per la fascia più matura. Da Arezzo, con la Fondazione, partirà una sfida di sistema per capire, tutti insieme, come migliorare le risposte della Toscana. Noi faremo la nostra parte e ci impegneremo ad essere ancora più efficienti, ma ora la Regione ascolti i Comuni a partire dalla modifica della norma sulle case famiglia ed Rsa. Mi pare che da questi dati nessuno possa sottrarsi ad ammettere che la Toscana deve trovare risposte nuove".


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