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Attualità lunedì 20 giugno 2022 ore 19:15

Come sarà il Pionta: tra sport, cultura e sosta

Il Comune assume la regia della riqualificazione in sinergia con Università ed Asl. Così anche il recupero dell'area archeologica e Villa Chianini



AREZZO — Dall’ascolto dei cittadini, alla raccolta dei suggerimenti, alla road map condivisa. Oggetto: il parco del Pionta. Il percorso è stato promosso dall’Università in collaborazione con APS Narrazioni Urbane di Firenze. Il Comune di Arezzo, dopo avere patrocinato la progettazione partecipata, assume la regia nell’ambito di una partnership rafforzata con Università e Asl Toscana sudest.

Il direttore generale della Asl Antonio D’Urso: “è fondamentale che i co-protagonisti della rigenerazione del parco del Pionta, inevitabilmente portatori di interessi specifici, come per l’azienda sanitaria può essere la salute, si raccordino in un disegno complessivo che solo il Comune può delineare. La Asl è pronta a fare la sua parte, le risorse sono già state stanziate e i lavori nelle aree di nostra pertinenza cominceranno a breve".

“Assumiamo questo ruolo con impegno e senso di responsabilità - ha sottolineato l’assessore Francesca Lucherini - consapevoli del significato del Pionta per Arezzo fin dall’anno Mille, l’epoca dei vescovi riformatori di origine germanica e della schola di Guido Monaco. Adesso siamo negli anni 2000 e dobbiamo guardare avanti”.

“L’Università - sottolinea la professoressa Francesca Bianchi - ha fortemente voluto la realizzazione di questo progetto con l’obiettivo di rigenerare il parco del Pionta”.

Cosa prevede il masterplan condiviso? Una delle mancanze emerse fin da subito è quella di arredi e installazioni adatte al gioco dei bambini a fronte di una grande quantità di spazio accessibile dai vicini quartieri residenziali. Le aree del “boschetto” e a sud sono state individuate come le più adatte a ospitarli.

“Il parco - ha ricordato l’assessore Lucherini - per sua stessa natura è stato inoltre individuato come adatto alla pratica sportiva. Il progetto ‘Sport nei Parchi’ promosso dall’assessore Federico Scapecchi risponde a questa esigenza. Restano poi l’attuale campo da calcio, il prato per il gioco del cricket e l’area a nord: è chiaro che diventano difficilmente fruibili senza adeguati spogliatoi e bagni. Per questi, è stato prescelto l’edificio adiacente alla via dei ricercatori”.

Altre priorità: gli scavi archeologici nella zona del duomo vecchio da riqualificare e valorizzare con cartellonistica e destinando l’edificio accanto alla chiesa a centro culturale e spazio espositivo, l’uso del parterre per spettacoli soprattutto musicali, il superamento della situazione di “chiusura” che il parco soffre nei confronti dei quartieri.

Sono state così individuate le principali “porte” di accesso mentre il parcheggio dedicato al personale dell’ospedale, attualmente sottoutilizzato, potrebbe essere aperto ai cittadini che giungono in auto.

Veniamo a Villa Chianini: l’ipotesi più condivisa è quella di adibirla a punto ristoro, ristorante, bar, capace di animare la zona anche di sera. Per tre spazi “universitari” l’auspicio è quello di renderli accessibili a tutti: sono il bar attuale, il teatro e la biblioteca. È emersa inoltre da parte dei più giovani la voglia di un centro di aggregazione gestito dagli stessi: o nel secondo edificio dismesso all’ingresso di via dei Ricercatori oppure con un “punto studentesco” nell’attuale centro di aggregazione sociale.


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