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Attualità martedì 18 gennaio 2022 ore 15:52

Edicolanti e tabaccai: "no al controllo del Green Pass"

Per i sindacati di categoria gli acquisti che vengono fatti all'interno delle attività sono "lampo". Chiesto l'esonero dalla verifica dei clienti



AREZZO — Dal primo febbraio dovrebbe scattare il controllo del Green Pass anche all'interno delle edicole e presso i rivenditori di tabacchi. Almeno queste sono le intenzioni del governo. Ma i sindacati di categoria, che rappresentano rispettivamente i titolari delle edicole e dei tabacchi iscritti a Confesercenti, esprimo il loro dissenso.

Giuliano Ricci presidente provinciale di Fenagi Arezzo e Margherita Maniscalchi presidente provinciale di Assotabaccai Arezzo sottolineano come intendono promuovere azioni per chiedere l’esonero di quello che considerano un inutile aggravio.
“Le tabaccherie sono servizi essenziali - ribatte Margherita Maniscalchi  - e rappresentano un punto di riferimento per i cittadini. Giudichiamo il controllo del Green Pass un inutile aggravio che complica il nostro lavoro e di sicuro non contribuisce a frenare i contagi. Le tabaccherie sono sempre rimaste aperte fin dai primi momenti della pandemia e abbiamo dimostrato di essere luoghi sicuri. Offriamo servizi al cittadino e non siamo dei commercianti avendo margini di guadagno sui prodotti imposti dallo Stato. Per vendere un pacchetto di sigarette oppure per acquistare un biglietto dell’autobus, sappiamo per esperienza, ma sono anche le indagini Istat a confermarlo, che serve poco più di un minuto. Nelle nostre attività si effettuato acquisti lampo e riteniamo che il controllo del Green Pass costringerà gli utenti a trattenersi, inutilmente, più del tempo necessario. Una scelta quindi illogica che ci auguriamo possa essere evitata”.

Della stessa opinione è Giuliano Ricci presidente di Fenagi Arezzo: “l’esperienza ci dice che in edicola si entra per acquistare un giornale, una rivista e altri prodotti con una turnazione rapida".

Insomma, trattandosi di vendite lampo il controllo della Carta verde è considerato un inutile perdita di tempo  e un modo per trattenere più del necessario il cliente che ormai da tempo è abituato ad entrare in edicola con la mascherina. 

"Chiediamo quindi sia a livello provinciale, regionale e nazionale, che le edicole, così come i colleghi delle tabaccherie, possano essere esonerati dall’obbligo di verifica che comunque non dovrebbe ricadere sulle nostre spalle. Mi preme ricordare che le edicole hanno distribuito le mascherine durante la prima fase dell’emergenza Covid dimostrandosi luoghi sicuri pur essendo impegnati in prima fila nella lotta alla pandemia quando ancora ben poco conoscevamo del Coronavirus".


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