Cronaca giovedì 24 giugno 2021 ore 14:40
Guardia di Finanza, un 2020 sempre in prima linea
Le Fiamme Gialle hanno compiuto 106 interventi e 284 indagini. Scoperti 39 evasori e 169 lavoratori in "nero". Sequestrati beni per 4 milioni
AREZZO — Oggi si è celebrato il 247esimo anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Ad Arezzo si è svolta una cerimonia sobria e nel rispetto delle norme anti-contagio alla quale hanno preso parte il Prefetto, Maddalena De Luca, il Comandante provinciale, colonnello Adriano Lovito e una rappresentanza di ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e Finanzieri e del personale in congedo delle Sezioni Anfi di Arezzo e Valdarno Superiore.
Al termine delle celebrazioni è stato reso pubblico il resoconto delle attività compiute dalla Guardia di Finanza nel corso del 2020.
Nel dettaglio vediamo che le Fiamme Gialle hanno eseguito 106 interventi ispettivi e 284 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica ed organizzata.
In tema di lotta all'evasione sono stati eseguiti interventi mirati di di Polizia Giudiziaria anche attraverso l'incrocio dei dati bancari e fiscali nei confronti dei contribuenti. A tal proposito sono stati scoperti 39 evasori totali/paratotali e 169 lavoratori in “nero” o irregolari. Sono 27 i datori di lavoro verbalizzati per aver impiegato manodopera irregolare. Al termine di indagini di polizia giudiziaria in materia di reati fiscali, sono stati denunciati 13 soggetti, di cui 1 tratto in arresto.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e Iva è di circa 4 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a oltre 7,5 milioni di euro.
Sono 4 i casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a società “esterovestite”. All’esito delle indagini, sono stati ricondotti a tassazione in Italia redditi per oltre 22 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria dei 2 amministratori, per reati fiscali.
Relativamente ai fenomeni delle frodi fiscali e delle indebite compensazioni, sono due le attività più importanti concluse. La prima, balzata agli onori delle cronache pochi giorni fa, nei confronti di un consorzio, con base nell’aretino e operativo anche in altre regioni dell’Italia centro-settentrionale, attivo da anni nella gestione in affidamento da enti pubblici e privati di strutture socioassistenziali. Le indagini hanno portato a quantificare un ammontare di somme evase/non versate pari a 26 milioni di euro, costituenti il profitto illecito realizzato. I Finanzieri hanno provveduto a denunciare per associazione per delinquere e reati fiscali 10 soggetti e di questi 3 sono stati raggiunti anche da un provvedimento di custodia cautelare. Eseguito anche un sequestro preventivo per oltre 500mila euro.
La seconda, altrettanto significativa, è l’Operazione “Ursula”, che ha portato alla scoperta di una frode fiscale nel settore della produzione e della commercializzazione di abbigliamento e di pelletteria, perpetrata da un’associazione per delinquere composta da diversi soggetti. Nel corso degli anni, tramite le società a loro riconducibili, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per oltre 15 milioni di euro, ottenendo indebite compensazioni per oltre 3 milioni di euro. L’attività si è concretizzata con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti del dominus della frode fiscale.
Nel settore delle frodi connesse all’illecita attività di sottrazione, deposito e vendita di carburante per autotrazione, è stata conclusa un’indagine di polizia giudiziaria, che ha portato all’esecuzione di misure cautelari degli arresti domiciliari, nei confronti di 2 dei principali indagati ed alla denuncia di ulteriori 4 soggetti, per i reati di furto aggravato, ricettazione, riciclaggio, nonché al sequestro di oltre 7mila litri di gasolio per autotrazione e denaro contante.
Sul fronte del contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, nel corso del 2020, la Guardia di Finanza ha eseguito 96 interventi a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei a quelli degli enti locali, cui si aggiungono 21 deleghe d’indagine, concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 7 deleghe svolte con la Procura Regionale della Corte dei conti. A tal proposito si evidenzia l’operazione condotta per l’ipotesi di falso e di frode nelle pubbliche forniture, nei confronti di una società, aggiudicataria di una procedura pubblica di acquisto di centinaia di ventilatori polmonari, importati dalla Cina e risultati privi di certificazioni CE, acquistati da un ente pubblico, per una commessa complessiva di 3,5 milioni di euro, oltre Iva.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, nel 2020, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo, volto al contrasto dei fenomeni di illecita percezione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’Inps, hanno permesso di intercettare 55mila euro indebitamente percepiti e 6mila euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 20 soggetti. L’attività è proseguita anche nel corrente anno: ad oggi, infatti, sono stati individuati ulteriori 59 soggetti, che hanno percepito indebitamente 350mila euro di contributi.
Contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.
Nel corso di questa attività sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 170mila euro. Denunciate 6 persone, di cui 2 tratte in arresto, in materia di riciclaggio ed autoriciclaggio. Con riguardo agli accertamenti finalizzati alla prevenzione dell’utilizzo del sistema
finanziario del riciclaggio, i Reparti hanno proceduto allo sviluppo di 167 segnalazioni di
operazioni sospette.
Sono stati, poi, eseguiti 3 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione
transfrontaliera di valuta, da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale,
con la scoperta di illecite movimentazioni per 230mila euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 26 soggetti. Ammonta a circa 2,6 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. Sono stati eseguiti 540 accertamenti, a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Per quanto riguarda la tutela del mercato dei beni e dei servizi e l'attività di contrasto alla contraffazione dei marchi, nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha eseguito 16 interventi e sottoposto a sequestro oltre 70 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e/o non sicuri. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica 4 soggetti e verbalizzati altri 7, sotto il profilo amministrativo.
Fondamentale il ruolo delle Fiamme Gialle nelle attività a tutela dei consumatori soprattutto in relazione alla grave crisi sanitaria e pandemica.
A tal proposito, si evidenzia il sequestro di oltre 515mila mascherine e dispositivi di
protezione individuale.
Controllo del territorio, contrasto ai traffici illeciti e concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
Relativamente al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati 16 gli interventi
effettuati che hanno consentito di sequestrare varie sostanze stupefacenti, con la
segnalazione alle Autorità competenti di 15
soggetti.
Relativamente al controllo del territorio, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze
di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia,
eseguendo circa 7.200 controlli.
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