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Attualità giovedì 19 novembre 2020 ore 17:09

Fondazioni come piovesse, l'ombrello della Fp Cgil

La Funzione Pubblica non ci sta e attacca l'amministrazione comunale per i progetti relativi a scuola e sociale. Convocate due assemblee



AREZZO — Esternalizzare i servizi scolastici ed educativi comunali. E' l'intenzione dell'amministrazione Ghinelli.  Ma i sindacati hanno già convocato le assemblee dei lavoratori. Ecco i motivi.

Si affida "l'educazione e l'istruzione dei nostri figli all'ennesima Fondazione e, se questo non bastasse, c'è l'intenzione di aprirne un’altra per gestire uno spaccato fondamentale delle politiche sociali. Ci sembrano idee davvero incomprensibili e progetti alquanto nebulosi. Come è possibile pensare di far passare le scelte e il coordinamento delle politiche di coesione sociale da un soggetto che risponde al diritto privatistico?"

Sono le riflessioni e le domande della Fp Cgil di Arezzo, che definisce ancora più preoccupante "la creazione della Fondazione Istruzione, che oltre a non fare tesoro delle analoghe esperienze non proprio edificanti di altri comuni italiani, non trova alcun fondamento nelle millantate difficoltà di assumere personale". 

La Fp Cgil ricorda che è notizia di poche settimane fa infatti che, alla luce delle nuove norme sulle capacità assunzionali (Circolare del Ministero della Funzione Pubblica 8 giugno 2020), il Comune di Arezzo possa programmare un “turnover” di assunzioni anche superiore al 100% dei lavoratori in uscita. "E non trova fondamento neanche nei fantomatici risparmi che l'esternalizzazione di questi servizi porterebbe, tutti da dimostrare. Ma questa amministrazione ha deciso che questa operazione andrà avanti lo stesso, privando i cittadini di Arezzo di un patrimonio essenziale; una privatizzazione probabilmente guidata da altre logiche, che porterà alla dispersione di competenze, di professionalità, di un capitale umano pubblico di educatori e insegnanti che, nel corso degli anni, è riuscito a garantire un'alta qualità dei servizi scolastici ed educativi grazie ad impegno e costante dedizione". 

"Siamo profondamente delusi e amareggiati dall'ostinazione con la quale questa amministrazione sta portando avanti una scelta del genere” tuona il personale scolastico che, anche in un periodo difficile come questo, lavora quotidianamente e tra mille difficoltà all'interno di quei servizi. 

"E' a loro - continua la Fp Cgil -  che vogliamo rivolgere il nostro pensiero e dire due cose: anzitutto un grandissimo “grazie” per avere contribuito a creare questi servizi e averli resi, nel corso degli anni, un modello pedagogico all'avanguardia di gestione pubblica; e che non vi lasceremo soli: al vostro fianco metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per difendere la nostra storia dall'assalto dei privati, nella speranza che non si consumi quella che sarebbe una delle pagine più tristi nella storia dei servizi educativi del Comune di Arezzo". 

Per tutti questi motivi la Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo, insieme alla Cisl Fp, alla UilFpl e al Diccap (Dipartimento autonomie locali - Polizie locali) hanno indetto due assemblee distinte per i lavoratori del settore scuola e servizi educativi e per quelli dei servizi sociali e delle politiche di coesione. Entrambe si terranno da remoto giovedì 26 novembre. La scuola si riunirà dalle 7,30 alle 10,30 e il sociale nelle due ore successive. In entrambi i casi, all’ordine del giorno ci sono i progetti di creazione delle rispettive fondazioni per i quali i lavoratori sono chiamati a esprimersi nel corso del dibattito. 


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