Attualità sabato 15 maggio 2021 ore 12:58
Servizi educativi e sociali, tanti al gazebo del Giotto
Si chiama "Insieme" ed è lo slogan dell'Unione Donne per Arezzo che sollecita un confronto pubblico anche sul tema delle fondazioni
AREZZO — Un gazebo davanti all'ingresso principale del Parco "Pertini". Tanta gente che richiede informazioni e che firma la proposta lanciata dalla Uda, Unione Donne per Arezzo e che sollecita l'Amministrazione ad un percorso partecipativo. Ciò che viene chiesto è che venga coinvolta la cittadinanza in merito alla decisione di fornire i servizi educativi e sociali. E su questo piomba come un macigno la volontà, annunciata dall'Amministrazione comunale, di affidare la gestione alle fondazioni.
Il punto è proprio questo. Gabriella Cecchi, presidente Uda, sottolinea come servizi di così primaria importanza non possono essere gestiti da strutture private ma devono continuare ad essere erogati dal pubblico.
"Riteniamo fondamentale un confronto diretto con la cittadinanza in merito ad un progetto che intende, comunque, cambiare il profilo dei servizi educativi e sociali della città - afferma la presidente Uda. Noi auspichiamo un dibattito ad ampio raggio ma anche relativamente al tema delle fondazioni, della qualità dei servizi e come possano essere migliorati. Siamo molto soddisfatti dell'adesione che abbiamo avuto e non ci fermeremo ma andremo avanti ad organizzare gazebo in tutta la città".
In prima linea anche Donella Mattesini, consigliere comunale Pd e già senatrice della Repubblica. "Sono qui perché ritengo che la scelta ipotizzata dell'Amministrazione sia profondamente sbagliata. Come recita il codice civile le Fondazione sono un soggetto privato. Riteniamo che il controllo, la programmazione e determinate scelte in ambito educativo e sociale appartengano alla collettività, ai cittadini, e non a soggetti privati che possono stabilire modalità di accesso, rette e qualità dei servizi".
Donella Mattesini ritiene che per innovare le politiche sociali ed educative basta applicare i criteri contenuti e finanziati da due leggi che mettono a disposizione importanti risorse economiche per la programmazione comune e la successiva erogazione dei servizi utili alla collettività, il tutto con il coinvolgimento del terzo settore. Pertanto diciamo no alla privatizzazione di servizi così strategici per la cittadinanza".
Infine, Mattesini sottolinea come questa Amministrazione comunale pecchi gravemente sulla comunicazione e informazione ai cittadini.
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