Elezioni 2020 mercoledì 02 settembre 2020 ore 16:42
Ghinelli “bacchetta” Conte sui seggi elettorali
Il sindaco interviene sulla querelle della logistica per il voto amministrativo e regionale
AREZZO — Mancano diciotto giorni alle urne. Ad Arezzo la macchina organizzativa è già in movimento. Gli aventi diritto al voto per le elezioni amministrative sono 77.838 mentre sono 97 le sezioni elettorali, (94 ordinarie e 3 speciali) e 37 i plessi scolastici che raccolgono le sezioni; di questi, 28 sono istituti scolastici.
Un tema quello della logistica per le operazioni di voto non “immune” - è il caso di dirlo – da polemiche che impatta con la riapertura delle scuole e le norme di prevenzione anti-Covid. Il sindaco Alessandro Ghinelli (candidato sindaco del centrodestra) mette i puntini sulle “i” soffermandosi su alcuni aspetti in una dichiarazione congiunta con l'assessore Lucia Tanti.
“Il governo Conte ha indetto le elezioni a luglio, salvo poi dire che avrebbe individuato sedi alternative alle scuole; il ministro Lamorgese ha chiesto a Poste Italiane di mettere a disposizione le loro sedi perché erano le uniche sedi che garantivano una pari copertura del territorio; il 9 luglio Poste Italiane ha comunicato al ministro dell'Interno che non vi era la disponibilità; il Comune di Arezzo (il sindaco, io e tutti gli uffici deputati) ha tenuto una riunione organizzativa il 10 luglio (in attesa della risposta di Poste italiane) nella quale sono state individuate sedi alternative; la ricognizione ha portato più o meno a questo esito: immobili individuati come potenziali nuove sedi, circa 10; capienze reali in base alle norme Covid circa il 30% di ciò che è il fabbisogno reale e cioè i 77.838 aventi diritto”.
Fin qui Ghinelli ricostruisce le tappe della vicenda, poi conclude così: “Visto che le elezioni dovevano essere fatte a maggio e tenuto conto che da maggio siamo fuori dal lockdown, il tema non è chiedere al Comune di Arezzo di mandare a ramengo 77.838 cittadini per esercitare il diritto di voto (e fosse facile muoversi con i mezzi pubblici viste le prescrizioni Covid) in un periodo di tempo ristretto (la convocazione ufficiale dei comizi elettorali è della metà di luglio), ma capire perché il governo non abbia indetto le elezioni a fine luglio potendo benissimo farlo entro maggio. In genere ci piace commentare i dati, ma questa volta effettivamente non ve ne è nemmeno bisogno. Parlano da sé”.
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