Giostra Saracino lunedì 20 giugno 2022 ore 11:30
Giostra, vincitori e vinti in attesa di settembre
Il dominio di Santo Spirito. Delude Rossi, Montini sbaglia tutto ciò che si poteva. Rauco e Vanneschi mancano la conferma. Marmorini il migliore
AREZZO — L’edizione numero 141 della Giostra del Saracino è andata in archivio con il quartiere di Porta Santo Spirito che conquista la sua 38esima Lancia d’Oro e torna in testa all’albo d’oro della manifestazione, dopo un anno anche se in coabitazione con Porta Crucifera. Oggi può sembrare scontato, hanno vinto i più forti come nelle previsioni, ma alla vigilia i valori sulla lizza sembravano decisamente diversi.
Santo Spirito con la coppia Cicerchia-Scortecci ottiene il suo undicesimo successo in 19 giostre, i due giostratori stanno abbattendo tutti i record. Con il successo di sabato diventano la coppia con più successi nella storia, la cima assoluta delle vittorie dei singoli giostratori si trova a 15, con il solitario primato di Tripoli Torrini. Un lavoro costruito dal 2012 quando l’avvento di Martino Gianni gettò le basi per scrivere la storia attraverso lavoro, metodo e mentalità che oggi solo la Colombina possiede in piazza Grande.
L’addio di Martino poteva far pensare che il castello
crollasse e invece la squadra tecnica guidata da Gori e Geppetti
ha continuato nella strada, trovando anche soluzioni nuove per mantenere alto
il livello che permette di raggiungere il successo. Oggi gli avversari hanno
loro come riferimento, ma la filosofia “Santo Spirito” non è applicabile
a tutte le altre realtà.
Un giorno di riposo e oggi saranno di nuovo in sella per
preparare al meglio il Saracino di settembre. Quello che spaventa nella
coppia gialloblu e nella guida del quartiere con Rettore e Capitano è la
fame di vittoria che hanno ancora uguale come il primo giorno, e questo
dopo 11 successi su 19 giostre, il dato più preoccupante per gli avversari in
attesa della sfida di settembre.
Vinti. Tre quartieri escono con le ossa rotte,
chi più e chi meno, con poco tempo a disposizione per riorganizzare le idee, lavorare e contrastare il dominio di Santo Spirito.
Porta del Foro cade
al primo tiro con l’esordiente Francesco Rossi con un colpo che è lontano
parente di quelli visti nelle prove. Rossi paga lo scotto dell’esordio, il suo
compagno Davide Parsi ancora una volta non riesce a colpire il centro (1
su sette) e lascia in piazza più di un dubbio. Giusti deve
lavorare molto in estate per portare la coppia ad essere competitiva.
Porta Crucifera cambia due cavalli dopo il successo del
settembre 2021, Rauco arriva in piazza con alcune modifiche sulla carriera, ma il centro lo manca nuovamente e il tiro lo mette nel solito posto. Vanneschi
ci va vicino ma il tiro è basso, tutto sommato i cruciferini sembrano avere
meno problemi di altri. Porta Sant’Andrea dopo 28 anni torna terza nell’albo
d’oro, non vince dal giugno 2018, sono passate 5 edizioni e per un quartiere
come quello biancoverde abituato a dominare da trenta anni in piazza pesa molto.
Pesante l’addio di Vedovini che trova l’erede in Marmorini capace,
in una carriera che non valeva nulla, di lavorare già per settembre costruendo una
carriera e un tiro perfetti.
Preoccupa invece l’esordio di Montini che
sbaglia tutto quello che si poteva sbagliare, con errori che per un cavaliere come
lui sono difficili da comprendere. Tocca a Formelli resettare tutto e
costruire un giostratore nuovo in due mesi e mezzo.
Settembre è l’ultima spiaggia per i vinti, rialzare la testa e contrastare l’egemonia gialloblu, altrimenti l’inverno sarà glaciale.
Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata
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