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Politica venerdì 07 agosto 2020 ore 11:50

Il governatore Rossi "interrogato" da Ralli

Sanità e occupazione, linee guida per il rilancio della Toscana tracciate dal presidente uscente della Regione all'incontro con il candidato sindaco



AREZZO — Il futuro della Regione e la ricetta per rilanciare Arezzo sono stati i punti chiave dell'incontro di ieri sera tra il governatore uscente Enrico Rossi e il candidato sindaco Luciano Ralli.

Il dibattito si è tenuto all'Hotel Minerva davanti ad una platea di simpatizzati tra i quali spiccavano, oltre ai dirigenti Pd,  alcuni nomi di peso del centrosinistra come Lucia De Robertis, Vincenzo Ceccarelli, Andrea Sereni, oltre ai "sempreverdi" Mauro Seppia, Vasco Giannotti, Mauro Ricci e tanti altri.

Intervistato da Ralli, il governatore Rossi ha ripercorso velocemente i suoi 20 anni di esperienza in Regione per concentrasi poi sul futuro che, secondo lui passa da Sanità e Lavoro. Due punti cardine imprescindibili per il rilancio della Toscana che, comunque, ha retto bene all'emergenza Covid ma che adesso si trova ad affrontare quella economica. 

Rossi ha puntato il dito sulle poche risorse avute a disposizione per la spesa sanitaria che, tranne per il 2020 è stata contenuta sui valori imposti dal 2004. Un'assurdità, secondo il Governatore, della quale hanno colpa tanto i governi di centrodestra quanto quelli di centrosinistra. Rossi ha ammesso gli errori compiuti anche dalla sua parte politica sottolineando come sia importante garantire la Sanità pubblica, che può essere solamente integrata da quella privata, ma mai sostituita. Altro tema caldo è quello delle specializzazioni che vede tanti giovani, in Toscana ce ne sono 1700, che non riescono ad accedere ai questi corsi a causa dei continui tagli.

"Efficienza, Efficacia e Qualità, su questo mi sono sempre battuto e mi auguro che anche il prossimo Governatore lo faccia. La Sanità - sostiene Rossi - non deve subire tagli ma occorrono misure di ridondanza, una riserva in grado di superare momenti di difficoltà come quelli che abbiamo appena avuto. Ciò che serve adesso è completare la digitalizzazione e realizzare più posti letto per le Cure Intermedie. La sanità deve essere considerata un investimento e non una spesa. Un popolo in salute è un popolo ricco"

Su quest'ultimo aspetto Rossi ricorda come nel 2011, anno della grande crisi economica nazionale, la Toscana fu brava a reggere botta modernizzando e adeguando i propri comparti verso le nuove esigenze di mercato. Si sono consolidati determinati poli industriali che sono punto di riferimento mondiale per quella nuova borghesia che si è venuta a formare. "Dal marmo di Carrara ai cantieri che costruiscono yacht nella costa, dal sistema della carta tipico della lucchesia all'oro di Arezzo, in Toscana si sono sviluppati comparti importanti che hanno saputo conquistare i nuovi mercati senza dimenticare la presenza di molte multinazionali che garantiscono occupazione e sviluppo. In Toscana chi vuole investire può aprire un'azienda in meno di 6 mesi. Così è e così deve continuare ad essere".
Rossi, inoltre, sottolinea come sia importante investire risorse nei confronti di chi garantisce occupazione. "Dobbiamo rimettere in moto il lavoro che è dignità e socializzazione. I soldi che la Toscana avrà dall'Europa devono essere destinati alle aziende che assumono".

Ralli poi, ribadisce come ad Arezzo sia importante programmare progetti a medio-lungo termine e la necessità di far uscire la città quell'isolamento che, a suo dire, sarebbe stato portato dal'Amministrazione Ghinelli. Secondo il candidato sindaco occorrono rapporti stretti e di collaborazione con la Regione che può mettere a disposizione risorse che i Comuni non hanno ed attivare tutte quelle sinergie con Enti e realtà utili a rimettere in moto l'economia locale. "Arezzo deve snellire la burocrazia, deve permettere alle imprese di poter usufruire di tutte quelle agevolazioni che vengono date. Insomma. un'amministrazione che faciliti e non che ostacoli. Grazie al bonus previsto dal Governo e puntando sull'efficientamento, anche l'edilizia può essere rilanciata e noi faremo di tutto affinché questo avvenga".  

Andrea Duranti
© Riproduzione riservata


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