Attualità mercoledì 13 gennaio 2021 ore 10:05
Hospice, la politica si compatta per una soluzione
Dubbi sulla nuova struttura. Jacopo Apa sollecita maggioranza e opposizione a redigere un documento condiviso da portare sui tavoli della Regione
AREZZO — L'Hospice continua tenere banco. Il problema c'è, è inutile negarlo. La degenza destinata ai malati terminali ancora non ha una casa certa e definitiva. Costretto a traslocare dalla palazzina Calcit, impiegata per l'emergenza Covid, dapprima l'Hospice ha trovato accoglienza presso i locali Koiné di Pescaiola e poi è stato nuovamente trasferito al San Giuseppe Hospital.
Sono passati mesi e mesi ma ancora non ci sono certezze su dove verrà ubicata la struttura delle cure palliative. A nulla sono valse le richieste e gli appelli della varie associazioni, Calcit in testa.
Poco tempo fa il direttore generale della Asl Antonio D'Urso ci aveva rassicurato su una presa in carico del problema e su una sua veloce risoluzione. Ad onor del vero qualcosa si è smosso. Prima è stato individuato un immobile in via Tarlati, poi è stata fatta una manifestazione di interesse per reperire locali idonei per l'Hospice. Ma il tempo passa e non ci sono ancora certezze all'orizzonte.
Intanto dal Calcit è arrivato l'invito a prendere in considerazione una struttura nei pressi del San Donato. Anche la politica cittadina si è smossa per mettere fine a questa brutta storia itinerante. I locali individuati sarebbero al Pionta, vicino all'ospedale in un immobile di proprietà della Asl da ristrutturare.
Nei giorni scorsi i rappresentanti politici in Consiglio Comunale hanno detto la loro. Tutti i partiti condividono la necessità di fare presto e di trovare una casa all'Hospice. Sembra che l'ipotesi Pionta metta tutti d'accordo. Così il capogruppo di Forza Italia Jacopo Apa lancia la proposta di un documento unico, condiviso e firmato da tutto il Consiglio comunale, con il quale presentarsi in Regione.
Ma se questa è la manovra politica, che sicuramente un peso lo ha, non da meno è quella pratica e operativa coordinata dal direttore generale della Asl. D'Urso, in questi mesi, ha dimostrato grande capacità manageriale e tanta determinazione. Nella battaglia contro il Covid ha ottenuto grandi risultati. Ha voluto e ottenuto un ampliamento delle "Terapia Intensiva". Ha realizzato la più grande centrale di tracciamento dei casi della Toscana, arrivando a risultati straordinari con il 100% dei contatti individuati. Insomma, se si mette in testa una cosa la ottiene e come ci ha più volte ripetuto l'Hospice rientra tra le priorità.
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