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Sport lunedì 28 novembre 2022 ore 14:20

Arezzo incassa e guarda avanti, testa alla Pianese

Sconfitta pesante quella contro l'Ostia Mare. Il Presidente ordina il ritiro da oggi per la squadra. Nessun dramma, sguardo al prossimo match



AREZZO — Una batosta come quella che ha rimediato l’Arezzo contro l’Ostia Mare ha spiazzato tutti, allenatore, presidente e tifosi. Alla vigilia sembrava una tappa di passaggio dove raccogliere tre punti e arrivare carichi per il contro sorpasso sulla Pianese domenica prossima a Piancastagnaio.

Niente di tutto questo, anzi è accaduto esattamente il contrario: la squadra amaranto ha rimediato un tremendo ko alla prima ripresa come succede nel pugilato, dal quale non ti riprendi più e l’incontro è stato subito deciso e scritto.

Arezzo non pervenuto, assente in tutto il campo di gioco dall’inizio fino al triplice fischio finale. Sotto dopo nemmeno un minuto, tre reti subite in 45’ di gioco da una squadra che fino a ieri ne aveva segnate 8 in dodici giornate sono di per sé una sentenza.

Nessun tiro in porta, nessun contrasto diretto vinto con l’avversario, errori banali in ogni zona del sintetico di Aranova. L’Arezzo è stata una squadra molle, debole di testa e fisicamente scarica. Una sconfitta pesante dove nessuno si salva, tutti colpevoli giocatori che non hanno e non possono avere alibi e allenatore.

Pensare di fare peggio è impossibile, ma la batosta rimediata deve servire a far capire bene a tutti che nessuno nasce vincitore, i campionati si conquistano lottando e soffrendo dal fischio iniziale fino al triplice finale. La squadra di Indiani in più di un’occasione aveva dimostrato attributi e carattere che sono mancati clamorosamente ieri contro l’Ostia Mare.

Nessun dramma. Adesso non serve fare tragedie o credere che tutto quello che è stato creato è da buttare. Il valore della rosa resta intatto, così come quello dell’allenatore. Una sberla può essere anche positiva se ti sveglia e capisci che hai sbagliato, ma per vincere serve molto di più.

La gara contro la Pianese arriva al momento giusto per risvegliare e rimettere subito nel giusto binario la locomotiva amaranto. Il campionato è ancora lungo, niente è compromesso, i giocatori devono capire subito che l’Arezzo non deve mai scendere in campo senza testa, cuore e carattere perché i campionati si vincono solo se metti in campo tutte queste caratteristiche.

Dice bene Indiani nel dopo gara: nessuna tragedia, tragedia sarebbe restare sulla partita giocata ieri. Dobbiamo chiudere il capitolo Ostia e ripartire subito guardando avanti, il campionato non finisce oggi, anzi aggiungiamo noi, riparte domenica prossima da Piancastagnaio.

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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