Attualità martedì 22 settembre 2020 ore 09:20
La natura e gli amici per uscire dal lockdown
Iniziativa dedicata ai bambini con disabilità. L'ha organizzata l'associazione Era tra la Scuderia di Pan e Casa del Pietro
AREZZO — Passeggiate nel bosco, passeggiate a cavallo, laboratori nell’orto, laboratori scientifici, letture, disegni, didattica di supporto per compiti delle vacanze, produzione di materiali e approfondimenti con esperti. E' ciò che è stato fatto, tra il 1 agosto e il 13 settembre, coinvolgendo i bambini con disabilità, per farli uscire dall'isolamento a cui sono stati obbligati nel periodo del lockdown.
L’associazione Era, in collaborazione con Comune di Arezzo ed Estra, ha realizzato questo progetto di integrazione sociale e di indagine psicosociale. Le attività si sono svolte alla Casa del Pietro a Pieve San Giovanni con l' importante contributo dell' associazione Crescere e alla Scuderia di Pan a Mulinelli di Arezzo. Ha collaborato al progetto anche l’associazione All Stars Arezzo.
Il progetto era nato dall’idea che le attività ludico - sportive fossero una importante occasione di crescita fisica, psicologica e relazionale, per aiutare in particolar modo i bambini disabili e le loro famiglie. L’emergenza Covid19, le misure di isolamento, di restrizione sociale, hanno profondamente inciso sul benessere psicologico di tutti, ma soprattutto dei più giovani.
Dall’indagine sui riflessi del lockdown tra i bambini e le loro famiglie e gli operatori è emerso che:
Il 70% delle famiglie ritiene che il distanziamento sociale abbia inciso molto nel rapporto con le figure di riferimento, soprattutto con gli insegnanti. Le famiglie hanno poi segnalato che i problemi maggiori nella gestione dei figli durante l’isolamento sociale è avvenuto a causa dell’uso dei dispositivi tecnologici (35%), e nel rispetto delle regole, inclusi i divieti (21,1%), trovandosi a gestire spesso scatti di ira, pianti e cambiamenti d’umore.
I genitori stessi in questo periodo hanno gestito con difficoltà i propri sbalzi di umore (30%), rabbia (20%), crisi d’ansia (20%), noia (15%) e problemi di sonno (15%). Chi gli ha dato una mano per la gestione dei figli? Nel 45% dei casi i nonni, nel 15% la baby sitter ma nel 35% nessuno.
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