La paura negli occhi degli aretini

AREZZO — Arezzo come tutta la Toscana entra in zona rossa. Questa mattina abbiamo chiesto al comandante della Polizia Municipale come si stanno comportando gli aretini che, appena quattro giorni fa sono passati "dal giallo" alle restrizioni previste per le regioni classificate "arancione".

Da quanto emerge sembra che la maggior parte della gente abbia compreso la gravità della situazione e la necessità di rispettare le norme anti-contagio.

Solo in una occasione, ci confida Aldo Poponcini, la Polizia Locale è dovuta intervenire per fermare il solito "furbetto del quartiere". Ovvero un'attività commerciale, in ambito della ristorazione, che all'apparenza proponeva l'asporto ma in realtà favoriva le consumazioni all'interno del locale. Come dire l'eccezione che conferma la regola.

Per il resto tutto sembra procedere secondo le disposizioni imposte dal governo.

I controlli ci sono e pure severi, così come deve essere, ma non c'è bisogno di calcare la mano perché ormai la mascherina è diventata accessorio facente parte del guardaroba degli aretini, le distanze vengono regolarmente mantenute e gli assembramenti, specialmente dopo l'obbligo della didattica a distanza per gli studenti delle superiori, sono praticamente un lontano ricordo. Bene così. Ma non basta. 

Se durante tutta la settimana il "coprifuoco" delle 22 è correttamente rispettato, il sabato continua ad essere un problema. In molti, troppi, vogliono uscire di casa, tirare tardi. E così ecco le scuse più assurde e improponibili, come quelle che abbiamo sentito sabato scorso mentre facevamo un reportage lungo le strade cittadine.
Un benpensante, fermato e ovviamente sanzionato dagli agenti intorno alle 23, ha dichiarato di essere uscito di casa per andare a raccogliere le olive. 

C'è poi la questione sport. Il comandante della Municipale, rivolgendosi a tutti i cicloamatori che la domenica inforcano i pedali per la classica passeggiata, ricorda che è vietato uscire dal Comune di residenza ed invita gli appassionati delle due ruote a riscoprire le bellezze dei percorsi cittadini.

Aldo Poponcini è un veterano della Municipale e da quando è stato nominato comandante ha dovuto "combattere" con l'emergenza sanitaria.

"In 40 anni di carriera non ho mai visto niente del genere. Ci sono stati momenti difficili e duri, specialmente a maggio con la famigerata movida. Ora gli aretini si stanno comportando bene ma vedo nei loro occhi un qualcosa che non avevo mai visto prima. Adesso hanno paura".

Intanto il governo propone nuove restrizioni. Il ministro della salute Speranza ha appena firmato l'ordinanza che inserisce la Toscana in zona rossa. Questo significa, tra le altre cose, che anche ad Arezzo debbano restare chiusi tutti i negozi (eccetto quelli alimentari e le farmacie) e il divieto di spostamento anche all'interno del Comune (salvo che per comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità). L'ordinanza sarà attiva da domenica.

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