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Politica martedì 04 aprile 2023 ore 09:35

"Un parco cittadino a rischio cementificazione"

L'allarme arriva da Azione e gli occhi sono puntati sull'area verde di via Emilia e sulla realizzazione del nuovo Cas



AREZZO — "Il primo giugno 2016 il Sindaco Ghinelli si vantava della riapertura dell’area verde di via Emilia: 'un parco ecologico e… Arlecchino', diceva. Affermava il suo assessore del tempo Gamurrini 'Apriamo convinti di rendere un servizio alle famiglie, ai ragazzi e ai bambini che ne usufruiscono'. Nel 2023 l’amministrazione Ghinelli cambia idea. E si apre all’ennesimo cantiere delle polemiche perché pare che la giunta progetti di cementificare il Parco di Via Emilia con 400 mq di edificio per la realizzazione di un nuovo Cas, con annessi necessari servizi".

Così va all'attacco Azione che osserva come un "Centro di aggregazione sociale di zona, il centro 'Fiorentina', sia già collocato sul bastione di San Clemente (accanto al Tennis club)". Azione "si chiede piuttosto in che condizioni versi il Cas esistente, coperto com'è ancora di vecchi bandoni e crede che sistemare quanto già esistente forse sia meglio che consumare nuovo suolo e comunque si chiede che tipo di intervento si pensa di attuare da parte dell’Amministrazione e se non sia meglio che sia attuato sul Cas esistente e si chiede (ancora) soprattutto se questa sia una reale intenzione dell’amministrazione".

"I cittadini del quartiere sono molto preoccupati di perdere in tutto o in parte il loro bel parco sul quale nel 2016 l’amministrazione Ghinelli aveva speso soldi cittadini per la sua riqualificazione e non sono di certo contrari alla sua miglioria. I cittadini incontrati dall’assessore sarebbero infatti propensi a suggerire la realizzazione di un piccolo chiosco ristorativo, meno invasivo, che sarebbe una soluzione meno invasiva e di minore impatto ambientale". Azione allora si domanda: "interessa al Comune ascoltare la città e trovare alternative percorribili? O il Comune usa i percorsi partecipativi come specchietti per le allodole e poi dirige e determina le opere solo a suo volere?". E aspetta "come accade ultimamente in questa città, di vedere i progetti concreti dove sia tenuto di debito conto la voce della cittadinanza; attende di vedere le opere realizzate, piuttosto che ascoltare, ancora, generici proclami e dichiarazioni di intenti".


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