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Attualità giovedì 29 aprile 2021 ore 13:30

Lo slogan è "Aperti per non chiudere più"

Foto archivio

Campagna unitaria di Confcommercio e Confesercenti per il primo maggio. "Non sono certo bar e ristoranti i luoghi di maggior diffusione dei contagi"



AREZZO — “Aperti per non chiudere più”. È questo lo slogan che scandisce la campagna unitaria lanciata da Fipe-Confcommercio e Fiepet-Confesercenti in concomitanza con il Primo Maggio, giornata in cui si celebra la festa internazionale del lavoro.

Le due associazioni di categoria, che rappresentano i pubblici esercizi, intendono così mobilitare anche l’opinione pubblica sulla necessità di una ripartenza totale e definitiva dell’attività del settore e, più in generale, sulla necessità di una diversa gestione della pandemia, che non passi più dalle chiusure dei locali, ma che vada a colpire il pericolo dei contagi là dove realmente è.

Nelle locandine, affisse in vetrina da migliaia di bar e ristoranti, alcune immagini provocatorie. “Con le sue disposizioni, ormai da oltre un anno lo Stato italiano ha messo fuori legge i pubblici esercizi, che pure sono gli unici a poter garantire la somministrazione in piena sicurezza, con clienti controllati e controllabili e nel pieno rispetto dei protocolli vigenti. Ma chiudendo noi ha aperto la strada alla rete dell’illegalità fuori da ogni controllo. E gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. La categoria è vittima di un accanimento senza senso, che sta esasperando gli operatori – sottolineano Fipe e Fiepet - Prendiamo distanza dalle azioni di protesta violente e contro la legge che si sono succedute in queste settimane, ma non dalle ragioni che le hanno ispirate. Per questo motivo, tenendo fede al senso di responsabilità e al principio di muoverci sempre dentro la legalità, continuiamo ad aumentare la nostra attività sindacale nei confronti di tutti i decisori istituzionali, a livello territoriale come nazionale. Puntando anche al superamento del concetto di “coprifuoco” o, in stretto subordine, almeno al suo prolungamento alla mezzanotte".

Per accompagnare il pressing sindacale, arriva quindi anche la campagna promozionale rivolta ai clienti, che prevede il coinvolgimento di tutte le attività di somministrazione con l’obiettivo di evitare un nuovo lockdown, dimostrando che non sono certo bar e ristoranti i luoghi di maggior diffusione dei contagi.


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