Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:30 METEO:AREZZO15°  QuiNews.net
Qui News arezzo, Cronaca, Sport, Notizie Locali arezzo
venerdì 29 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Le celle a fuoco e le grida dei detenuti: la protesta nel carcere di Guayaquil

Attualità venerdì 12 novembre 2021 ore 15:16

Medicina Nucleare, Tanti ai ferri corti con la Asl

Lucia Tanti

"C'è la Pet ma mancano i medici. E' giunta l'ora che la divisione torni ad essere unità complessa". Per il vicesindaco il San Donato perde i pezzi



AREZZO — Lucia Tanti non ci sta. Il San Donato si accinge ad essere potenziato grazie alle tante risorse messe a disposizione ma alcuni reparti dell'ospedale cittadino soffrono tremendamente. E' il caso della Medicina Nucleare che, nonostante sia dotata di strumentazione all'avanguardia fornita anche dal Calcit, è carente di medici. Alcuni mesi fa, inoltre, fu presentata la nuova Pet. Quindi  le attrezzature adeguate ci sono ma serve chi le sa usare.

"In Medicina Nucleare oggi ci sono due soli medici, pochi mesi fa ve ne erano quattro e l'impegno risalente alla primavera scorsa era di portare il numero dei medici in quel reparto a cinque. Quindi da quattro a cinque era l'impegno, mentre la realtà è da quattro a due". 

La storia del reparto è alquanto particolare. Nel 2015 fu declassato da unità complessa a semplice. Questa operazione, nell'intendimento del vicesindaco, fu fatta troppo frettolosamente senza considerare il bacino di utenza del San Donato. Inoltre Lucia Tanti ricorda come nel 2005 un importante investimento fatto dal Calcit dotò il reparto di un macchinario all'avanguardia per i tempi che permise di fare della Medicina Nucleare di Arezzo un punto di riferimento in Toscana. Pochi mesi fa, inoltre, è arrivata la nuova Pet che, come abbiamo avuto modo di documentare in altro articolo, è uno delle più evolute d'Italia. Ma manca chi la usa.

"Preme ricordare che la conseguenza di questo è un rallentamento in tutta quella filiera di esami riconducibili alla risposta oncologica già fortemente attenzionata dopo il blocco della ordinarietà determinato dalla pandemia - afferma il vicesindaco Tanti. A questo si aggiunge lo spreco di risorse umane ed economiche che vedono la circostanza di un macchinario al top poco utilizzato per la mancanza di personale necessario a metterlo a valore per la città. E' quindi molto difficile capire perché in una logica di Aria Vasta non sia emersa la necessità, o meglio l'opportunità, di valorizzare Arezzo come riferimento della medicina nucleare, anziché assistere imbelli ad un depotenziamento di personale che a sua volta è un depotenziamento del servizio, e che pare mostrare ancora una volta, numeri alla mano, che se il San Donato perde i pezzi, quello che per noi è un problema per la sud est diventa un'opportunità per dislocare ancora una volta utenza verso le Scotte di Siena. Mi aspetto non di ricevere spiegazioni, perché quelle ce le diamo da soli, ma di capire quando arriveranno gli altri tre medici al reparto, tenuto conto che il blocco delle assunzioni può essere una ragione laddove si tratta di nuove nomine ma non può essere la giustificazione per il depotenziamento del San Donato. Siccome siamo persone di buon senso e siccome crediamo alla buona fede di chi dice che anche dentro le aslone c'è dignità e opportunità per Arezzo, allora la proposta è rifare della medicina nucleare di Arezzo una unità complessa" - conclude Lucia Tanti.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno