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Attualità martedì 22 dicembre 2020 ore 20:30

Per i poveri un cestino con il pranzo di Natale

Distribuzione della Caritas nel chiostro di San Domenico. Coinvolte anche Porta Crucifera e del Foro. Pasti preparati da due ristoranti cittadini



AREZZO — Il Covid condiziona anche il pranzo di Natale per i bisognosi. Ma non è riuscito di certo a fermare la Carità della Chiesa. Anzi, tutt'altro. In continuità con il Magistero di Papa Francesco e, specificamente, con la frase scelta dal Pontefice per la IV Giornata Mondiale dei Poveri, “Tendi la tua mano al povero” (Sir. 7,32), il 25 dicembre la Caritas diocesana consegnerà un cestino con il pranzo natalizio a tutti coloro che, in Arezzo, si trovano in condizioni di difficoltà. Quest'anno non è infatti possibile organizzare, come sempre, il pranzo in presenza nel sottochiesa del Giotto. La stessa soluzione era stata adottata anche a Pasqua.

L’appuntamento è, quindi, per le 12 nel chiostro della basilica di San Domenico, attiguo ai locali della mensa serale, grazie alla disponibilità del parroco, padre Raffaele Mennitti. Qui i volontari, tra cui anche alcuni quartieristi di Porta del Foro e Porta Crucifera, accoglieranno gli ospiti offrendo loro un cestino con un menù un po’ più ricco del solito.

Facendo proprie le parole del monaco benedettino, frate Luca Fallica: “non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno pertanto deve essere escluso da questa felicità”il pranzo di Natale organizzato dalla Caritas diocesana, in questo particolare Natale 2020, assume un significato ancor più profondo e rilevante.

Un momento di festa che, sia pure in semplicità, rappresenta un’occasione per provare a regalare un momento di serenità e di leggerezza a coloro che, provati nella loro fragilità e difficoltà quotidiana, sono tra le persone che, più di altri, risentono della difficoltà e pesantezza che questo tempo particolare ci costringe a vivere.

Un ringraziamento particolare dalla Caritas e dalla Diocesi va alla famiglia Fazzuoli, proprietaria dei ristoranti La Lancia d’Oro e Logge Vasari di Arezzo, che, spontaneamente, con spirito di servizio e generosità, si è resa disponibile ad offrire e preparare i pasti. 


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