Attualità domenica 28 maggio 2017 ore 18:00
"Plef e Rondine lanciano un messaggio al G7"
Dalla Cittadella della Pace, imprenditori e giovani di tutto il mondo, testimoniano come fare Impresa per il Benessere della Comunità
AREZZO — Plef e Rondine, aderendo all’Agenda ONU 2030 recante i 17 Obiettivi di Sviluppo per il Millennio, ritengono che tale Agenda costituisca un punto di riferimento universale alle cui priorità anche i Governi internazionali sono chiamati a rispondere.
L’Associazione Rondine Cittadella della Pace (Arezzo), candidata ufficiale al Nobel per la Pace 2015, è un’organizzazione internazionale che da vent’anni lavora per promuovere il dialogo e la risoluzione del conflitto attraverso l’esperienza di giovani provenienti da paesi in guerra che accettano di convivere con il proprio “nemico” per imparare ad affrontare il conflitto e a trasformarlo in un’opportunità creativa. Un percorso formativo ed esperienziale che si estende anche agli studenti italiani che promuove la costruzione della pace e prepara ad essere leader di domani. Un’occasione per realizzare progetti concreti di ricaduta sociale, politica ed economica che costruiscano opportunità di sviluppo pacifico nel mondo.
PLEF – Planet Life Economy Foundation è una libera Fondazione che da 2003 si occupa di dare concretezza ai principi della Sostenibilità al fine di includerli nelle dinamiche gestionali dell'impresa, facendo attenzione alle reali aspettative dei cittadini/consumatori e alla necessità di creare vero “Valore” (economico, sociale, ambientale, umano). Dal 2016 è membro di ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Oggi, 27 maggio 2017, mentre a Taormina si è svolta la seconda giornata di incontri del G7 a Presidenza Italiana, che ha visto “La sostenibilità economica, ambientale e sociale e la riduzione delle disuguaglianze” tra i temi prioritari, a Rondine, i giovani in formazione presso la Cittadella della Pace, provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, insieme agli imprenditori di PLEF, hanno
- Messo in dialogo i temi dello Sviluppo Sostenibile Senza Frontiere e della nuova imprenditorialità a ricaduta territoriale e sociale, alla luce delle esperienze formative sperimentate a Rondine;
- Presentato e discusso alcune concrete proposte progettuali dei giovani, coerenti con 17 Obiettivi ONU;
- Messo a confronto le intuizioni degli studenti con le competenze esperte degli imprenditori PLEF.
Dai lavori sono emersi elementi di riflessione e raccomandazione, che evidenziano alcune priorità:
- Superare schemi e categorie tradizionali, per ricentrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile sul benessere delle comunità e sulla persona, in un’accezione integrata e globale;
- Attribuire alle giovani generazioni, portatrici di progettualità concrete, localizzate, fattibili e sostenibili, una reale delega a intervenire nel proprio territorio per generare valore economico, sociale e ambientale;
Tra i temi di particolare rilievo, si sono evidenziati
- quelli relativi ai fenomeni migratori internazionali, che nella prospettiva degli studenti di Rondine costituiscono un’occasione per la maturazione di identità individuali e collettive più ricche e fertili, e maggiorente in grado di costruire sviluppo durevole e a contribuire a processi di Pace;
- quelli relativi all’urgenza di favorire reali spazi di incontro e contatto tra diversità generazionali, culturali, sociali ed etniche;
- quelli relativi al bisogno di considerare l’innovazione tecnologica come uno strumento al servizio di un reale rinnovamento delle relazioni umane, e non un fine in se stesso.
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