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Attualità venerdì 31 luglio 2020 ore 14:28
Post Covid, le imprese non tagliano i dipendenti
In provincia di Arezzo l'80% delle aziende ha avuto un andamento occupazione stabile. Crollano del 45% le entrate programmate. Indagine Excelsior
AREZZO — In Italia tre imprese su quattro hanno mantenuto stabile il numero dei propri lavoratori nei primi sei mesi del 2020. In provincia di Arezzo il dato è ancora più positivo con l'80,2% delle aziende che hanno garantito stabilità occupazionale, il 18,8% ha fatto tagli, mentre l'1% ha incrementato la forza lavoro. Questo è quanto emerge da un'indagine Excelsior condotta da Unioncamere in collaborazione con Anpal.
“Un valore che ovviamente presenta numeri differente a seconda del settore - sottolinea Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio commentando i dati aretini. Alcuni comparti industriali hanno un andamento stazionario percentualmente superiore al 95% mentre nel turismo il dato crolla al 54%. Anche nella nostra provincia, come a livello nazionale, il dato è più positivo per le imprese esportatrici e, sia pure con dati percentuali inferiori a quelli nazionali, per le imprese già dotate di piani integrati di digitalizzazione, rispetto alle imprese non ancora digitalizzate.”
Secondo il presidente Guasconi, infatti, la prima risposta all’attuale situazione di crisi le aziende la possono trovare proprio nell’accelerazione dei processi di digitalizzazione.
Non c'è molto ottimismo per una ripresa veloce. Infatti, il 57,5% delle imprese aretine stima che la propria attività potrà tornare ai livelli pre-crisi non prima di giugno 2021. Solo il 6,7% vede più vicino, tra luglio e ottobre, il ritorno ad una situazione accettabile mentre il 31,6% si augura di raggiungere tale obiettivo alla fine del 2020.
Guasconi, poi, punta il dito sulla liquidità. Per il presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena, sarà questo a "pesare sulla gestione operativa e a condizionare maggiormente, assieme ovviamente alla crescita degli ordinativi, la ripresa delle nostre aziende".
A tal proposito le imprese aretine che hanno richiesto un finanziamento utilizzando le misure del cosiddetto “decreto Liquidità” sono il 42,7% mentre il 26,5% sono ricorse ad altre forme come il credito bancario, prestiti e finanziamenti regionali.
Ma anche in una situazione così difficile, proseguono, sia pure a ritmo molto più ridotto, le assunzioni da parte delle imprese del territorio.
“Il report trimestrale Excelsior - evidenzia Marco Randellini, segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena- prevede, per il periodo luglio-settembre 2020, 2.820 entrate programmate. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la riduzione è rilevante, pari a – 45%. Nel mese di luglio comunque sono state previste 910 assunzioni (contro le quasi 1.800 del luglio 2019). Si tratta per il 18%, di assunzioni con contratto a tempo indeterminato (erano il 21% un anno fa) mentre il restante 82% è con contratti a termine. Le imprese che prevedono assunzioni sono pari all’8 % del totale (erano il 12% nel 2019)”.
Le assunzioni si concentreranno per la maggior parte nelle imprese con meno di 50 dipendenti e riguarderanno prevalentemente i settori della ristorazione, di alloggio, del commercio e dei servizi alla persona. Per una quota pari al 31% interesseranno giovani con meno di 30 anni mentre il 10 % coinvolgerà personale laureato.
"E’ comunque positiva la costante crescita registrata del numero di ore lavorate pro capite - conclude Randellini - si tratta di un importante segnale di fiducia del sistema imprenditoriale verso una più rapida e più sostenuta ripresa del nostro sistema economico”.
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