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Sport lunedì 19 luglio 2021 ore 19:12

Ripescaggio: documenti presentati, palla alla Lega

Un breve comunicato della società, a pochi minuti dalla scadenza naturale delle 19, sembra mettere la parola fine alla querelle



AREZZO — "La Società Sportiva Arezzo comunica che in data odierna ha provveduto a depositare presso la Figc la documentazione richiesta per completare la domanda di ripescaggio. La società resta adesso in attesa della verifica da parte degli organi competenti".

Questo breve e conciso comunicato ufficiale, apparso poco prima delle 19 sul sito internet della società amaranto, sembra mettere la parola fine alla querelle che da giorni tiene banco, in merito alla domanda di ripescaggio. L'Arezzo era alla finestra dal giorno immediatamente seguente l'amara retrocessione sul campo di Cesena, quando all'ultima di campionato la sconfitta condannò all'ultimo posto e alla Serie D.

Fino da subito la dirigenza aveva espresso chiaramente l'intenzione di tentare in ogni modo di recuperare immediatamente la categoria, attraverso il ripescaggio. Sembrava impossibile, troppo pochi posti, visto anche il brutto piazzamento dell'Arezzo nelle graduatorie per la riammissione in C. Poi, con il passare delle settimane, è parso chiaro come i posti disponibili sarebbero stati più del previsto. La Covisoc ha poi dato la mazzata definitiva, escludendo di fatto un numero sufficiente di società da far sperare l'Arezzo, a ragion veduta, nel ripescaggio.

Le ultime ore sono state un tira e molla. Da viale Gramsci nessuna rassicurazione, i tifosi sempre più innervositi che hanno appeso vari striscioni alle cancellate del "Comunale" per spingere la società a presentare la domanda di ripescaggio. E dalla sede bocche cucite sull'argomento. Nessuna dichiarazione. Nessun comunicato rassicurante, mentre era sempre più chiaro che se l'Arezzo avesse presentato la domanda completa e corretta, le porte della terza serie si sarebbero quasi certamente riaperte in extremis.

E' proprio per questo che lo scarno comunicato diffuso a pochi minuti dalla naturale scadenza del termine ultimo per presentare le domande di ripescaggio, suona in modo un po' sinistro. Se la domanda fosse corretta, l'Arezzo sarebbe quasi certamente ripescato. Perché così poco entusiasmo nel comunicare la presentazione dei documenti? Ora resta solo l'attesa del giudizio degli organi competenti, ma il dubbio è proprio che ci possa essere qualcosa che non va nella domanda presentata. Come sempre, il tifoso amaranto resta alla finestra e spera, con in bocca l'amaro sapore di un comunicato ufficiale non molto rassicurante, se non altro nei toni.


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