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Attualità giovedì 23 febbraio 2023 ore 18:10

Via Fiorentina non vede ancora la rotonda

Foto archivio

L'assessore Sacchetti in Consiglio "l’intento resta sempre quello di completare i lavori e non certo di aprire contenziosi"



AREZZO — Uno degli snodi più importanti della città e la realizzazione della rotatoria, in stallo da tempo, sono stati al centro anche del Consiglio comunale odierno.

Francesco Romizi, consigliere di Arezzo 2020 è intervenuto così “veniamo a sapere dall’assessore stesso che la situazione di via Fiorentina sta andando incontro a difficoltà insormontabili. Oltre tre anni fa, la data di fine lavori era stata fissata al 28 gennaio 2021. In questi anni, la sequenza di dichiarazioni, di varianti, di progetti per infrastrutture e sottoservizi, passaggi che evidenziano carenze non indifferenti, è stata incessante. Per non parlare dei costi complessivi passati da 3.350.000 euro a 6.905.000. Il cantiere è fermo ed è stata paventata la rescissione contrattuale per giusta causa. Non è che non si vede la fine delle opere ma neppure l’inizio. Una situazione da Corte dei Conti”.

Analoga interrogazione sull’argomento è stata presentata dal consigliere Pd Alessandro Caneschi: “i lavori hanno avuto inizio repentinamente, guarda caso in un anno elettorale. Da quel momento, molte sono state le interrogazioni che abbiamo presentato, in cui abbiamo chiesto se non era il caso di bandire una nuova gara, abbiamo ascoltato i tecnici in commissione, preso atto che si è preferito andare avanti con l’appalto esistente ma adesso, a proposito di prese d’atto, non possiamo che sottolineare le ultime dichiarazioni dell’assessore Sacchetti che paventano la rescissione del contratto e la necessità di bandire una nuova gara. Chiediamo le motivazioni reali che potrebbero condurre a questa scelta, quali azioni seguirebbero, è stata la scelta giusta proseguire con l’appalto originario”?

“È una situazione che mi amareggia – ha replicato l’assessore Marco Sacchetti – ma l’obiettivo che mi ha sempre animato è quello di terminare l’opera. Per arrivarci bisogna remare in due, appaltante e appaltatore. Come amministrazione comunale abbiamo messo in atto tutte le azioni possibili, affrontando problematiche esogene che sono andate dal Covid al rincaro dei prezzi. Al di là della problematica dei sottoservizi e dei modi in cui l’abbiamo affrontata, siamo dinanzi, a oggi, a un progetto assolutamente eseguibile. Le valutazioni adesso da fare sono molteplici, non si può certo dire, sic et simpliciter, rescindiamo il contratto. Non sono se questa sarà la strada, abbiamo chiesto agli uffici di fornirci valutazioni puntuali per capire se ci sono le condizioni ma ribadisco che l’intento resta sempre quello di completare i lavori e non certo di aprire contenziosi”.


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