Dentro il carcere degli orrori di Sednaya: «È un lotta contro il tempo per trovare i detenuti che potrebbero essere nascosti nelle celle segrete»
Attualità venerdì 05 febbraio 2016 ore 09:00
San Leo, "Dunat è violento, non lo voglio a casa"
La moglie di Dunat, il romeno che ha investito e ucciso madre e figlia, ha scritto al gip spiegandole l’indole violenza dell’uomo
AREZZO — Uno degli elementi che ha indotto il gip Annamaria Loprete ad accogliere la richiesta di custodia cautelare in carcere sarebbe la lettera che la moglie del 40 romeno Alex Dunat le avrebbe indirizzato.
La moglie di Alex ha scritto al giudice dicendosi indisponibile ad accogliere il marito in casa denunciando precedenti maltrattamenti. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia sarebbero emersi anche altri elementi che hanno convinto il gip a prendere la sua decisione.
La donna, una badante che da tempo vive e lavora regolarmente in Italia, nella dichiarazione inviata al giudice, sottolinea che il marito l'avrebbe minacciata, maltrattata e offesa più volte e di temere anche per l'incolumità della figlia a causa del carattere violento dell'uomo contro il quale ha appena aperto una causa di divorzio in Romania. L'uomo viene descritto dalla moglie come "dedito alla gozzoviglia" e "a maltrattare la moglie".
In sostanza, secondo il Gip, l'incidente sarebbe conseguenza anche di un "costume di vita dell'indagato che non è facilmente sradicabile caratterizzato dalla totale assenza del senso del collettivo".
Intanto il comune di Arezzo ha categoricamente smentito che Dunat Alexe sia stato sostenuto economicamente dai servizi sociali comunali annunciando anche la partecipazione economica ai funerali per dare una mano a Luca Fiacchini, padre di Letizia e marito di Barbara.
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