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Attualità giovedì 10 giugno 2021 ore 12:44

Accesso al credito, imprese ancora "senza pace"

A lanciare l'allarme il segretario generale di Confartigianato Alessandra Papini che sollecita tempi e procedure flessibili



AREZZO — “Manifestare, per un imprenditore, la volontà di aderire alla nuova proroga della moratoria sul credito, voluta del Governo per sostenere soprattutto le piccole e medie imprese, può diventare un vero problema rispetto al futuro accesso dello stesso ai finanziamenti. Il rischio è latente, grave e subdolo insieme: per le piccole e medie imprese anche più attente c’è la nefasta possibilità di finire nella classificazione dei crediti nella categoria 'Forbearance', una classificazione che prevede lunghi periodi di sorveglianza. E questo dipende dalle policy e interpretazioni delle singole banche ed è pertanto spesso soggettiva”.

A lanciare l'allarme è Confartigianato Arezzo, attraverso l'intervento del Segretario generale, Alessandra Papini, sui rischi che tutto questo potrebbe portare rispetto alla ripresa dell'economia che il mondo imprenditoriale attende con l’attenuarsi della carica pandemica.

“Trattandosi di una segnalazione interna al circuito bancario – spiega ancora Papini – l’imprenditore non ne può averne piena coscienza e si può trovare nella condizione di non poter accedere ad ulteriori finanziamenti se la banca lo inserisce appunto nella categoria Forbearance, che indica che l’impresa è in crisi di solvibilità. E il blocco dell’accesso al credito può durare per un periodo variabile tra i due ed i tre anni presso l'istituto che lo ha classificato in questo stato”.

Per questo, spiega ancora Papini: “Confartigianato, insieme all’ABI ed alle altre associazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie dell’Accordo per il Credito 2019 riunite nel Tavolo Interassociativo, hanno sollecitato le istituzioni Europee, tra cui l’EBA, al fine di riattivare le flessibilità concesse alle banche europee in tema di moratorie all’inizio della crisi economica”.

“E’ incomprensibile che - approfondisce il segretario generale - se da una parte la banca deve utilizzare criteri prudenziali legati alle perdite attese, lo stesso non possa fare un imprenditore”.

E qui scende in campo proprio Confartigianato Arezzo: “I nostri esperti – rassicura Papini - possono però orientare le imprese artigiane su forme di rinegoziazione nella quali la presenza di periodi di adeguato preammortamento garantiscano, senza rischi, risultati analoghi alla proroga della moratoria senza incorrere negli incidenti che abbiamo descritto”.


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