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Attualità giovedì 15 dicembre 2016 ore 09:10

Servizio di Confesercenti per la Tari

Mario Checcaglini, direttore Confesercenti Arezzo

L'associazione mette a disposizione i propri uffici per le consulenze ai soci. Checcaglini: "Gli avvisi di pagamento stanno creando il caos"



AREZZO — A seguito degli avvisi di pagamento arrivati ai commercianti da parte di Aisa, società del Comune di Arezzo con la richiesta di adeguamento della tariffa dei rifiuti relativamente agli anni passati, adesso Confesercenti offre un servizio gratuito di consulenza ai propri soci per verificare se ci sia corrispondenza tra quanto richiesto e quanto dovuto. 

“Si sta creando - spiega Mario Checcaglini direttore di Confesercenti - un vero caos tra gli operatori dopo l’arrivo degli avvisi di pagamento relativi ai rifiuti. Vogliamo garantire la consulenza affinché si possano verificare eventuali errori. E’ infatti importante verificare la corrispondenza di quanto previsto al catasto in termini di metri quadrati e la realtà dei locali. Per fare chiarezza e dare indicazioni agli operatori Confesercenti quindi si avvarrà di un tecnico che nei casi dubbi potrà verificare la corrispondenza tra quanto risulta al catasto per cui Aisa ha emesso la cartella e la realtà dei locali".

I soci di Confesercenti potranno rivolgersi agli ufficio e valutare la propria situazione e nel caso valutare la possibilità di ricorrere contro il provvedimento. Per Checcaglini resta comunque inadeguata la modalità di accertamento delle eventuali irregolarità. 

“Non si vuole difendere – spiega Checcaglini – eventuali dichiarazioni infedeli che ci saranno senz’altro, ma è altrettanto importante fare i necessari distinguo. Le casistiche della non congruenza dei dati sono variegate; a volte la difformità, per esempio, possono nascere da quanto indicato quale superficie dei locali nel contratto di affitto, dato utilizzato per la denuncia rifiuti. Per tante ragioni avremo quindi preferito che venisse chiesto una preventiva integrazione della documentazione prima di inviare direttamente avvisi di pagamento. Siamo di fronte ad una vera pesa a strascico che poteva essere evitata senza mettere in difficoltà gli utenti che si sono trovati di fronte gli avvisi”.


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