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Attualità venerdì 09 giugno 2017 ore 21:35

"Si permetta alle famiglie di fare il co-housing"

Lettera dell’assessore Tanti all’assessore regionale Stefania Saccardi: “costruiamo un sistema a misura di famiglia, non di residenze assistite”



AREZZO — È tempo che la Regione Toscana dia la possibilità anche alle famiglie di anziani non autosufficienti di potersi organizzare insieme e in autonomia – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali e famiglia Lucia Tanti nella lettera all’assessore regionale Stefania Saccardi –.  L’idea che solo le residenze assistite e gestite dalle cooperative siano la risposta è un errore che va archiviato subito. È fuori dal tempo l’idea che le famiglie non possano decidere in libertà come gestire i propri congiunti costringendo, di fatto, le persone stare in case di cura, dovendo sostenere costi spesso non alla portata, o lasciando le famiglie sole dinanzi al problema”.

“Se è ovvio che servono controlli – ha sottolineato Tanti – è altrettanto evidente che è inaccettabile che alcune famiglie non possano decidere di curare i loro anziani scegliendo di farli vivere insieme e organizzando il modo con cui prendersi cura di loro dividendo spese e sostanze. Spetta al pubblico controllare che alle persone anziane nulla manchi, ma non è accettabile che la Regione escluda l’auto-organizzazione familiare nella cura anche dei non autosufficienti. Le famiglie sono titolari del diritto di scelta che non si può né soffocare, né circoscrivere, né addomesticare. Il sistema toscano su questo punto, come su molti altri, ha bisogno di un respiro diverso partendo da un principio: il pugno duro non può essere preventivo. Sono certa che l’assessore Stefania Saccardi, alla quale ho scritto, saprà comprendere la necessità di un passo avanti. Del resto non si può pensare che le norme sulla non autosufficienza siano costituite senza mettere al centro le famiglie. A oggi non è così e la linea va corretta”.

“Confido che lo si faccia in tempi brevi – prosegue – perché anche in Toscana valga il principio che il pubblico regola e controlla, ed è bene che ciò venga fatto con severità, ma non si arroga diritti che non ha come quello di impedire a un figlio o a una figlia di stabilire come far passare gli ultimi anni di vita ai genitori. Questo non è accettabile né è accettabile che si facciano norme che preventivamente presuppongono che le famiglie non siano in grado di fare fronte o che, peggio ancora, non siano garanti dei diritti dei loro congiunti. Oggi chi ha in famiglia un anziano non autosufficiente è costretto a scegliere o una badante o una residenza assistita. Ebbene: vogliamo che sia garantita anche la terza opzione e cioè la collaborazione tra più famiglie”.

“Chi poi non garantirà tutto ciò che serve a quegli anziani – conclude la lettera – dovrà essere punito, ma a nessuno si può togliere la libertà di scegliere per i propri congiunti”.


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