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Attualità martedì 01 dicembre 2020 ore 12:25

Tamponi antigenici rapidi, tutto pronto

Nella Asl Toscana sud est potranno essere effettuati dai medici di Medicina Generale e dai pediatri



AREZZO — Anche nella Sud Est i tamponi antigenici rapidi possono essere effettuati dai medici di Medina Generale e dai pediatri.

Si tratta di test che danno la risposta in breve tempo, che i medici e i pediatri possono effettuare ai pazienti casi sospetti di contatto, che il medico si trova a dover visitare, e ai pazienti asintomatici contatto stretto al termine dei 10 giorni dall’inizio della quarantena, qualora non abbia già provveduto il Dipartimento della Prevenzione. 

“In considerazione dell'alta trasmissibilità del SARS-CoV-2 - afferma Maurizio Spagnesi, direttore del Dipartimento della Prevenzione - è necessario assicurare che la risposta dell’assistenza territoriale sia realizzata in tutte le sue potenzialità, rafforzando le attività di indagine epidemiologica, tracciamento dei contatti e di accertamento diagnostico, al fine di identificare rapidamente i focolai, isolare i casi ed applicare le misure di quarantena dei contatti per contribuire a mantenere la trasmissione del virus sotto controllo".

Vista la necessità di intervenire con rapidità, si è reso prioritario il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale e dei pediatri nell’esecuzione di tamponi antigenici rapidi, basati sulla ricerca, nei campioni respiratori, di proteine virali (antigeni). In questi giorni questo nuovo servizio è partito in tutta la USL TSE.

"Le modalità di raccolta del campione - continua Spagnesi -  sono del tutto analoghe a quelle dei test molecolari (tampone naso-faringeo), ma i tempi di risposta sono molto brevi (circa 15 minuti) e questo li rende un accertamento ideale nei programmi di screening, nettamente superiore all'impiego degli esami sierologici che hanno solo un valore epidemiologico e non diagnostico. La loro sensibilità e specificità è inferiore a quelle del test molecolare e, naturalmente, l’eventuale positività deve essere confermata tramite il tampone molecolare. Il test antigenico rapido è già stato utilizzato in questi mesi in molte situazioni, ad esempio presso gli aeroporti, e grazie al loro uso si è riusciti ad identificare un numero molto elevato di contagiati asintomatici che diversamente non sarebbero stati individuati in altro modo”.

Già dalla scorsa settimana sono state inviate a ciascun medico le istruzioni sulle modalità da attuare per ordinare ed acquisire il test; nonché tutte le informazioni su come deve essere effettuato (tramite tutorial ed istruzioni ad hoc), su come il risultato deve essere registrato nella APP specifica individuata dal livello Regionale e, in caso di riscontro positivo, come sia necessario procedere con la successiva prescrizione dal parte del medico del tampone molecolare di conferma.

"I test antigenici rapidi per i medici di famiglia e i pediatri - spiega  Fabio Lena, direttore del Dipartimento del Farmaco - sono già adesso disponibili tramite il canale delle farmacie territoriali e circa 250 di loro li hanno già ritirati. In sostanza il medico, come già ha fatto per i vaccini e i dispositivi di protezione individuale, può rivolgersi ad una farmacia per prenotare e quindi ritirare i test antigenici rapidi. Naturalmente continuano ad essere disponibili, sempre con la stessa procedura di fornitura, anche i Kit dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)”. 

Ciascun medico e pediatra può dare comunicazione all’Azienda se intende svolgere questa attività all’interno del proprio ambulatorio oppure in strutture aziendali che l’Azienda dovrà individuare.
In questo caso possono essere effettuate sedute straordinarie dove il test è eseguito a tutti i cittadini che necessitano di effettuarlo, e questo avviene su specifica indicazione del Dipartimento della Prevenzione. Ovviamente, in quest’ultimo caso saranno i direttori di Zona Distretto che, insieme ai medici ed ai pediatri che operano nel territorio di competenza, concorderanno modalità organizzative e strutture dove svolgere questa attività.

Tutti i pediatri hanno già inviato la comunicazione all’Azienda rispetto a dove intendano eseguire il test rapido; per i medici di medicina generale è ancora in atto la condivisione, ma nei prossimi giorni sarà definita anche la cornice entro la quale si muoveranno.


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