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Attualità martedì 28 febbraio 2023 ore 12:50

Coingas, il vicesindaco Tanti "sollievo e soddisfazione"

Da sempre al fianco del sindaco Alessandro Ghinelli a poche ore dalla sentenza commenta a 360 gradi la vicenda e l'epilogo



AREZZO — "Quello che il Sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha dovuto subire si riassume così: tre processi in uno e quattro anni di vita costretto a difendersi. Alla fine, oggi, arrivano due assoluzioni piene e una condanna per un reato bagatellare di tre mesi con pena sospesa e non menzione. L'abuso d'ufficio non c'è e quindi le redini del Comune rimangono, come sono sempre state, nelle sue mani le uniche che ne hanno diritto", questa la reazione del vicesindaco Lucia Tanti alla sentenza Coingas.

"E' ovvio che prevale il sentimento di sollievo e soddisfazione ma non posso fare a meno di fare alcune valutazioni. La prima: quattro anni compressi e sudati per dimostrare la correttezza di una condotta che era ed è specchiata. La seconda: una città costretta a vivere una campagna elettorale inquinata e che ha visto gli aretini esprimersi a favore del loro Sindaco nonostante le accuse e le richieste di passi indietro per fortuna mai fatti. La terza: una amministrazione assediata dalla 'ghigliottina' della legge Severino che è una legge malefica e distorta partorita in un clima politico giacobino che dovrebbe far vergogna a chiunque. La quarta: una condanna di tre mesi frutto di chiacchiere rubate che certamente cadrà in appello. La quinta: un processo nato e cresciuto all'ombra di qualcuno che carpiva illegittimamente parole e momenti di vita. Alessandro Ghinelli poteva essere, e con lui tutti noi e tutta la città, vittima della peggiore delle umiliazioni: vedersi ingiustamente sospeso dall'onore e dal diritto di essere Sindaco caricando sul vice sindaco la mortificazione di svolgere un ruolo che non gli spetta, a cui non ha diritto e che mina l'integrità stessa del consenso popolare" prosegue Tanti.

"Si chiude oggi, e finalmente, per molti di noi che sono stati direttamente o indirettamente investiti da questa vicenda, una parentesi di vita. Ma restano sul tavolo - almeno sul mio - due domande: quanto tempo deve passare prima che la legge Severino sia spazzata via? E poi: chi ci spiegherà perché qualcuno ha registrato di nascosto con il proprio cellulare frasi e parole in maniera sistematica?” termina il vicesindaco.


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