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Attualità lunedì 23 agosto 2021 ore 11:20

Una rete sanitaria multitasking per l'Alzheimer

Il dottor Mario Felici, direttore Geriatria Tse

La Asl Tse ha organizzato un sistema valutato tra i migliori in Italia. Ad Arezzo in azione 6 geriatri, 3 neurologi, 2 psichiatri



AREZZO — Prendersi cura e curare il paziente, ma anche sostenere e facilitare la famiglia. Una sinergia imprescindibile, specialmente in alcuni casi e patologie. “Questa è una regola da rispettare sempre – spiega Mario Felici, Direttore geriatria Asl Tse - ma vale in modo particolare per i malati di Alzheimer. La 'porta' di accesso ai servizi di cura non è una sola: può essere il medico di medicina generale oppure uno specialista come il geriatra, il neurologo o lo psichiatra. Una volta entrata, la famiglia ha spesso bisogno di rapportarsi con più specialisti e in luoghi diversi. Noi abbiamo fatto una scelta: una risposta integrata con ambulatori diffusi sul territorio. In questo modo, da qualunque porta entrino il paziente e la sua famiglia, saranno presi in carico da un sistema integrato e coordinato che li aiuterà ad orientarsi e ad avere le risposte necessarie. Un sistema fatto di medici, ma anche di servizi sociali a disposizione dei familiari”.

Questo sistema è stato giudicato tra i migliori in Italia applicati nelle aziende sanitarie territoriali da uno studio dell’Università Bocconi di Milano.
“Geriatria, neurologia e psichiatra lavorano in rete – sottolinea ancora Felici. Ogni famiglia ha un primo 'contatto' medico a seconda della sua storia sanitaria. Senza questa rete sarebbe però costretto a passare da un medico all’altro, in base all’evoluzione dell’Alzheimer, senza avere un’unica struttura di riferimento. Fondamentale è poi la rete territoriale degli ambulatori che consente al paziente e alla famiglia di rimanere nel loro contesto. Infine, i servizi sociali che aiutano la famiglia per i molti bisogni che un malato di Alzheimer determina”.

Alcuni numeri aiutano a capire la dimensione della rete e come questa sia a maglie fitte. Nella provincia di Arezzo ci sono 4 ambulatori: nell’ospedale di Arezzo e nelle Case della Salute di Valtiberina, Valdarno e Valdichiana aretina. Quattro anche in quella di Grosseto: nei distretti di Massa Marittima e di La Madonnella Orbetello nonché negli ospedali di Grosseto e Castel del Piano. Nella provincia di Siena sono 8: centro di riabilitazione, ambulatorio geriatrico (Poggibonsi, Colle Val d’Elsa e Abbadia), Casa della salute e ospedale riuniti Valdichiana senese. 

Ecco il personale impegnato. Arezzo: 6 geriatri, 3 neurologi, 2 psichiatri. Grosseto 4 neurologici e 5 geriatri. A Siena 5 geriatri con l’apporto di un neuropsicologo dell’azienda universitaria. 

In ogni provincia, al personale medico si aggiungono 1 responsabile gestionale e un responsabile tecnico scientifico. Complessivamente 32 operatori sostengono la rete Alzheimer della Asl Tse.

"Lavoriamo insieme per dare una risposta di alto livello ovunque nella nostra Asl - conclude Felici. - Tutti i professionisti sono protagonisti di un unico progetto che, come ha evidenziato la Bocconi, trova la sua qualità nel lavoro integrato". 

Un valore aggiunto alla rete Alzheimer sarà l’infermiere di famiglia. "Questa nuova figura professionale territoriale rappresenterà una grande risorsa per il paziente con demenza a domicilio e un grande supporto relazionale e motivazionale per i familiari. Le competenze infermieristiche professionali a domicilio potranno infatti ridurre gli accessi al pronto soccorso per questi pazienti così fragili, sia sul piano cognitivo che comportamentale".


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