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Attualità martedì 09 marzo 2021 ore 11:44

"Vaccinare i dipendenti delle banche"

Fabio Faltoni (Federazione Autonoma Bancari Italiani) sottolinea che il servizio all'interno degli istituti di credito è essenziale



AREZZO — Dopo quasi un anno dall’emanazione del Decreto Liquidità, per sostenere con garanzie pubbliche le esigenze di credito delle aziende, dalle banche di Arezzo sono partite per il Fondo di Garanzia PMI circa quindicimila domande, per un totale di 1,2 miliardi di euro; di queste, 8.364 sono inferiori ai 30mila euro, per un totale di 163 milioni di euro.

"Anche questa è la dimostrazione che, dall’inizio della pandemia, le banche non si sono mai fermate, e così i lavoratori, sempre al servizio dei clienti, delle comunità e dei territori - dice Fabio Faltoni (FABI) - Essendo quello bancario un “Servizio pubblico essenziale”, la FABI nazionale chiede che si provveda con urgenza alla vaccinazione di tutti i dipendenti di banca. Nella provincia di Arezzo si parla di poco meno di duemila dipendenti che meritano il vaccino subito".

Ma Faltoni affronta anche altri argomenti nella sua nota: "Come abbiamo visto nei giorni scorsi, è stato ufficialmente certificato da organismi dell’Unione Europea (Tribunale e Corte di Giustizia) che fu un tragico errore - da parte della Commissione europea alla Concorrenza - impedire il salvataggio di BancaEtruria da parte del FITD - Fondi Interbancario Tutela dei Depositi". 

"Assieme a BancaMarche, CariChieti e CariFerrara, BancaEtruria si poteva salvare. Per quanto riguarda più da vicino i lavoratori della ex BancaEtruria, noi della FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani, il più grande sindacato nel settore bancario, non dimentichiamo la sofferenza dei dipendenti portati a processo per tutta una serie di vicende giudiziarie scaturite da una decisione UE, che autorevoli commentatori hanno definito 'obbrobrio giuridico' o 'grave errore di diritto' ".

Guardando avanti, Faltoni e la FABI rilanciano:

"Sarebbe opportuno che la politica italiana chiedesse ufficialmente le scuse della danese Margrethe Verstager, all’epoca e ancor oggi Commissaria alla Concorrenza, o, meglio, che chiedesse le sue dimissioni, per i danni provocati ai clienti e ai lavoratori delle quattro banche, alle stesse banche coinvolte, al sistema bancario nazionale, alle economie dei territori e alla loro immagine. Limitandoci ai danni economici, si legge di decine di miliardi di euro di ricchezza complessiva bruciati. Non solo, chiediamo alla politica che si attivi al più presto per far arrivare i rimborsi agli ex azionisti della banca aretina (circa sessantacinquemila) e della altre banche, innanzitutto quel 30% già stabilito dalla legge, poi che si provveda subito a trovare i fondi per arrivare al loro completo risarcimento" conclude Faltoni. 


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