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Politica lunedì 28 settembre 2020 ore 11:45

​Ballottaggio, duello tra titani sulla sanità

Farnetani replica a De Angelis sui servizi ai cittadini. "Ad Arezzo un Istituto di eccellenza oncologico". Clima incandescente



AREZZO — Il ballottaggio indossa il camice bianco. La sfida diretta tra Alessandro Ghinelli e Luciano Ralli si gioca da qui a domenica su temi che impattano la vita delle persone: la sanità è uno di questi. Ad accendere la miccia della polemica è stato il leader di CuriAmoArezzo, lista che sostiene il candidato sindaco del centrosinistra Ralli.

Michele De Angelis, noto primario di Urologia dell’ospedale San Donato è partito lancia in resta all’attacco - “politico” – di Lucia Tanti, assessore uscente alla sanità e capolista della civica OraGhinelli 2025. Netta e “pepata” la replica della “pasionaria” ghinelliana ma la novità è che nel “duello” si infila un altro medico molto conosciuto: il pediatra Italo Farnetani. E così lo scontro politico diventa scontro tra due “pezzi da novanta” della sanità aretina. Due visioni diverse di un tema strategico sul quale si misura la qualità della vita degli aretini nei prossimi cinque anni.

Andiamo con ordine. De Angeli sfida Tanti a un faccia a faccia pubblico per mettere a confronto due visioni antitetiche di sanità. La replica dell’assessore alla sanità è al fulmicotone: nessun problema sul faccia a faccia ma non con De Angelis che “non siederà in consiglio comunale: in questo momento è un medico del San Donato e null'altro, alla luce dell’esito elettorale della sua Lista”. A meno che – domanda che ne contiene un’altra – “in caso di vittoria di Ralli, De Angelis sia assessore alla sanità”. Quanto basta per un botta e risposta che fa capire il clima verso il voto di domenica e lunedì.

Nella diatriba De Angelis-Tanti, si inserisce Italo Farnetani che passa in rassegna i punti al centro del programma di Ghinelli sulla sanità, al quale ha collaborato. Tra questi, il pediatra aretino cita la creazione “presso il nostro ospedale dell'IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per l’oncologia, che offrirà cure e assistenza di altissimo livello, facilità di accesso ai finanziamenti statali, inserendo il San Donato nella rete dei 51 IRCCS italiani, cioè degli ospedali di eccellenza nazionali”. 

L’obiettivo scritto a chiare lettere nel programma di Ghinelli è “No ai malati con la valigia”. Farnetani si chiede “perché la Toscana sia l'unica delle grandi regioni italiane a non avere nemmeno un IRCCS pubblico, ancora più inspiegabile perché viene ripetuto che la politica sanitaria regionale vuole promuovere la sanità pubblica”. I numeri dicono che “il comune di Arezzo ha il 45,67 % di abitanti in più rispetto a quello di Siena, pertanto ci spetta il 45,67 % in più di servizi sanitari, proprio per rendere l'offerta adeguata all'entità della popolazione; nell'interesse della salute perché più i servizi sanitari sono vicini, più le persone si possono curare in modo appropriato”, dice Farnetani a De Angelis. 

Non solo: recidere il cordone ombelicale con Siena è la sollecitazione del pediatra che parla di “legame penalizzante” e propone “l’abolizione dell’illogica ASL Toscana sud est. Ricordo anche che, fuori della Toscana, le ASL, salvo rarissime eccezioni, sono tutte provinciali”. Altro tema caro a Ghinelli, più volte rilanciato in campagna elettorale riguarda il “Piano regolatore della sanità del comune di Arezzo” in modo tale che "in ogni frazione, in base al numero degli abitanti, siano disponibili i servizi sanitari necessari". Infine, Farnetani si sofferma sull’attivazione "in Comune dell’Osservatorio per l’esercizio del diritto costituzionale alla salute e, in caso di lesione, è previsto il ricorso alla magistratura fino alla Corte Costituzionale”.

Farnetani replica a De Angelis con la premessa di un confronto costruttivo tra professionisti della sanità condotto nello spirito del “Gruppo Medico Parlamentare” che lavorò alla stesura della Costituzione. Il messaggio è che sulla sanità la politica deve avere un passo diverso e un approccio, per l’appunto, “costituente”. 

Concetto alto e nobile, ma la battaglia all’ultimo voto si fa pancia a terra. Con o senza camice bianco.


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