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Attualità sabato 27 novembre 2021 ore 10:13

"Voci nel silenzio" contro la violenza di genere

Una mostra fotografica, un libro e tanti eventi per condannare i soprusi ai quali sono costrette ancora molte donne



CASTIGLION FIBOCCHI — Tra le tante manifestazione che si sono svolte in questi giorni contro la violenza sulle donne ciò che è stato fatto dall'Amministrazione comunale di Castiglion Fibocchi merita di essere citato. Nel piccolo borgo a cavallo tra Arezzo ed il Valdarno è stato lanciato un messaggio che va oltre. Sì, perché oltre a condannare la violenza fisica è stato posto l'accento sulla meschinità dei soprusi morali ai quali molte donne sono ancora vittime.

Alla serata organizzata presso la Sala del Consiglio, in collaborazione con la Fondazione Guido D'Arezzo, Oxfam Italia e la locale sezione del SAI del Ministero degli Interni, hanno partecipato tante persone. 

Sono stati letti alcuni passaggi del libro "Scusate ma devo andare" di Lucrezia Lombardo. L'autrice ha raccontato storie di donne, dalla contadina alla prostituta, che quotidianamente sono sottoposte a violenze fisiche e morali.

Proprio la quotidianità di questo vile reato, che si manifesta anche con vessazioni psicologiche, è stato al centro del dibattito condotto dal vicesindaco Rachele Bruschi. Lei, avvocato prestato alla politica, ha raccontato anche come ogni giorno nei tribunali vengano affrontati e dibattuti questi temi.

Marco Paolucci di Oxfam Italia ha mostrato un video incentrato sulle storie di alcune donne africane migranti, ospiti proprio della comunità Castiglionese. Problemi di lingua, di integrazione ma anche adeguamento ad un clima, alle abitudini e paradossalmente anche agli odori e sapori di un Paese lontano non solo fisicamente ma anche culturalmente dalle loro origini.

In chiusura di serata, che si è svolta giovedì, l'inaugurazione della mostra "Biglietto per uno" di Josip Miskovic. Il celebre fotografo ha immortalato immagini tanto suggestive quanto esplicite nelle quali emerge lo stato d'animo, le paura e le speranze di molte donne. La mostra, allestita a Palazzo delle Stigmatine, resterà aperta tutti i fine settimana fino all'8 dicembre.


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