Elezioni 2020 venerdì 17 luglio 2020 ore 15:36
Donati disegna la “città delle competenze”
Il candidato sindaco di Scelgo Arezzo presenta la seconda civica Con Arezzo. In campo professionisti, imprenditori e un “saggio”: Gianni Cantaloni
AREZZO — Formare significa dare alle aziende figure professionali che oggi mancano e di cui hanno bisogno come il pane. Il che produce tre effetti immediati: nuova occupazione, economia che gira, consumi che si rimettono in moto. E' la formula che Marco Donati ha in mente e declina presentando un altro pezzo della squadra al suo fianco nella corsa per Palazzo Cavallo. Più precisamente le due liste che lo sostengono: Scelgo Arezzo e Con Arezzo.
Formazione è il leit motiv sul quale insiste e alla quale associa un'altra parola-chiave dell'agenda programmatica: competenze. Al punto che ripete più volte “città delle competenze” pensando alla visione dell'Arezzo dei prossimi anni, una città competitiva che alle peculiarità della sua storia associa l'innovazione, valore aggiunto per distinguerla nel panorama nazionale.
“Progettare insieme il presente per costruire il futuro” è lo slogan “piacione” che usa per presentare le civiche “Scelgo Arezzo” e “Con Arezzo” con cui sfida il sindaco uscente Alessandro Ghinelli (centrodestra) e il candidato del centrosinistra Luciano Ralli. Sfida a tre e senza automatismi, perchè la campagna elettorale appena aperta con l'ufficializzazione della data del voto, ha già evidenziato la cifra su cui si conquisteranno voti: cosa fare per Arezzo e come farlo.
Insomma, contenuti e concretezza al posto di slogan e selfie perchè la partita è aperta e, certo, l'outsider Donati è l'imprevisto con cui centrodestra e centrosinistra devono fare i conti, anche perchè il profilo civico allontana l'idea della “lottizzazione partitica” sui candidati e nella composizione delle lista. Donati si guarda bene da qualsiasi “contatto” con i contenitori tradizionali che considera ormai “vuoti e poco attrattivi”.
Nato e cresciuto alla “scuola” di Renzi, il candidato sindaco di Scelgo Arezzo se ne sta fuori anche dal caso Estra-Coingas che infiamma il dibattito politico. Mette subito le mani avanti: “Non commento e non parlo di questo tema”, come a dire che quanto accaduto finora non è nel novero delle cose sulle quali, invece, è concentrato per “acchiappare” consensi.
Accanto a lui ci sono due candidati che un tempo si definivano della società civile, oggi è più trendly “categorizzarli” nel mondo delle professioni. Donati presenta Silvia Casi, architetto urbanista con una lunga esperienza all'estero, in particolare Parigi e le sue banlieue. Passaggio sul quale insiste disegnando il nuovo “volto” di una città con un centro storico da valorizzare ma con frazioni che “devono ritrovare la loro centralità” perchè Arezzo è una città-campagna con peculiarità uniche su cui investire".
Alessandro Meucci di mestiere fa l'innovation manager e già nel ruolo sta il tratto con cui si approccia all'impegno politico, anche se nell'esordio pubblico preferisce toccare il tasto dell'impegno civile per la città rivolgendo un appello ai cittadini che “finora hanno visto la politica lontana. Il nostro progetto è una lista aperta che sta scrivendo un programma innovativo dove sarà ben accolta ogni idea”. Coinvolgimento e ascolto sono le altre “frecce” nell'arco di Marco Donati, convinto del fatto che come sostiene Meucci, in questa sfida “non c'è bisogno di votare contro o votare per abitudine, bensì ci sono le condizioni per un vero cambiamento”. Messaggio per gli indecisi.
Cambiamento che passa anche dal “saper esercitare una maggiore autorevolezza nel confronto con la Regione” sottolinea Donati a proposito, ad esempio, di sanità e ospedale San Donato per cui reclama il potenziamento anche a livello di risorse professionali.
Competenza fa rima con esperienza che Donati applica tracciando l'identikit di un altro candidato: Gianni Cantaloni, volto noto in città un passato amministrativo con la giunta Lucherini e una militanza in Forza Italia. Oggi Cantaloni porta la sua competenza amministrativa e in particolare sui bandi europei, nella sfida alla quale ha detto sì. Gli altri nomi della squadra di Donati raccontano di specialisti impegnati in svariati campi del mondo professionale: da Marco Rossi (imprenditore), Daniele Matteoli (manager), alle docenti Patrice De Micco “sarà impegnata nella costruzione dell'Hub formativo al centro del nostro programma insieme a Emanuela Caroti che ha costruito l'Itis, oggi istituto d'eccellenza”, sottolinea Donati che aggiunge i nomi del geologo Gabriele Pini annunciando un piano contro il dissesto idrogeologico, la psicoterapeuta Paola Pompei, il medico Daniela Caremani specializzata in Radiologia e nipote di Marcello Caremani, infettivologo molto conosciuto in città. Nomi che si integrano a quelli già presentati (tra questi lo chef Shadi) e danno il senso di un lavoro d'equipe.
La squadra civica “cresce”, Donati è lanciatissimo nella mobilitazione capillare sulla città e le frazioni, i temi nell'agenda di lavoro sono efficaci ma resta da capire come saranno tradotti in fatti. Gli aretini, alla fine, scelgono sul cosa e sul come.
Lucia Bigozzi
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