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Attualità lunedì 02 novembre 2020 ore 17:05

​Ghinelli e gli aretini "appesi" a Conte

Il sindaco preoccupato per l’aumento dei numeri Covid. “In città duemila persone in quarantena”. Domani potrebbero scattare nuove strette



AREZZO — Il discrimine per evitare nuove chiusure è l’indice di contagiosità. Nel decreto del governo atteso entro domani, il criterio per decidere provvedimenti restrittivi su singole aree del Paese è legato all’ormai famigerato R con T, ovvero l’indice che identifica la velocità con cui si trasmette il virus. Nelle regioni o nelle province dove il tasso si rivelerà più alto potrebbero essere attivate direttamente da Roma nuove chiusure, ma sarà poi affidato ai sindaci il margine per valutare ulteriori “strette”.

Nella consueta diretta Facebook del lunedì il sindaco Alessandro Ghinelli anticipa l’orientamento del governo in base alle notizie che da oggi circolano rimandando ogni decisione sul da farsi in città alla pubblicazione del decreto Conte. Ma tanto basta ad entrare nel dettaglio dei numeri aretini e del resto del territorio che nel panorama toscano, collocano la provincia aretina tra quelle con il maggior numeri di casi

I numeri di Arezzo non sono migliori e Ghinelli li sottolinea per dare un’idea chiara della dimensione della pandemia: 1587 gli aretini contagiati dall’inizio della pandemia con un incremento settimanale di 606 unità. Oggi i 217 nuovi malati a livello provinciale sono un altro numero importante al quale il sindaco di Arezzo aggiunge i “duemila quarantenati che necessitano di assistenza da vari punti di vista, compreso quello della gestione dell’immondizia che segue regole diverse tra persone in quarantena e persone in isolamento domiciliare. Una mole di lavoro per l’amministrazione comunale che stiamo affrontando con impegno per dare risposte a tutti i cittadini”. 

Ancora numeri che fanno riflettere e invitano tutti al rispetto delle regole: “Oggi gli aretini ricoverati in Malattie infettive sono 100 e il reparto dispone di 103 posti letto che possono aumentare fino a un massimo di 123, mentre in Terapia intensiva i malati sono 19”

Un quadro preoccupante e Ghinelli non lo nasconde quando dice: “Stiamo andando verso una brutta china. E’ un momento difficile ma non dobbiamo farci prendere dallo sconforto e ragionare”, incalza il sindaco per il quale l’unico ragionamento da fare ora è uno solo: “Non state a sentire gli sciocchi o i disgraziati che dicono che il Covid non esiste. La malattia c’è e può diventare grave. Se non vogliamo intasare l’ospedale San Donato e provocare il trasferimento dei nostri pazienti a Siena o Grosseto, se vogliamo che non si chiudano attività economiche importanti per la città, dobbiamo mantenerci indenni dal contagio rispettanto le tre semplici regole che non mi stancherò mai di ripetere”. Le cita, Ghinelli, soffermandosi sull’uso della mascherina per ribadire quanto sia importante e quanto sia necessario se “vedete una persona che non la indossa, che con buone maniere la invitate a farlo sta mettendo a rischio la vostra salute”. L’ultimo monito lo rivolge ai giovani ricordando la fatica della Polizia Municipale nella notte di Halloween per tenere separati i ragazzi in giro per il centro. 

Domani nella triangolazione Roma-Firenze-Arezzo potrebbero scattare nuove limitazioni, anche in città.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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