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Cronaca lunedì 15 dicembre 2014 ore 17:23
Le novità sul caso di Guerrina Piscaglia
Si è svolto l'incidente probatorio, il frate nigeriano Hokeke ha confermato di aver ricevuto un sms dal cellulare della donna, senza sapere chi fosse
AREZZO — Il frate nigeriano residente a Roma, ha ripetuto davanti al Gip del Tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli quanto già riferito all'inizio delle indagini sulla scomparsa della Piscaglia da Ca Raffaello frazione del Comune di Badia Tedalda.
La sua deposizione è avvenuta nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dal Gip su richiesta della procura di Arezzo che conduce le indagini. Secondo i pm Spena e Dioni, a mandare l'sms al frate nigeriano, sbagliando, sarebbe stato Padre Gratien, indagato per la sparizione della donna insieme a Mirko Alessandrini marito della stessa e sempre secondo la Procura di Arezzo, in possesso del telefonino della 50enne svanita nel nulla. L'sms sarebbe partito per sbaglio verso il telefonino del frate nigeriano conosciuto da Gratien Alabi a Perugia in occasione di un corso di lingua italiana. Dopo aver confermato di aver ricevuto l'sms ed averlo mostrato in aula padre Hokeke è stato scortato fuori da una porta secondaria del Palazzo di Giustizia e fatto salire su un'auto per evitare l'incontro con i giornalisti. Non era presente invece Padre Faustin, parroco di Ca Raffaello, impegnato nel capitolo della congregazione africana a cui appartiene. Per lui è stata fissata una nuova data per il 23 febbraio 2015.
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