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Sport lunedì 10 maggio 2021 ore 16:55

Vertice Amaranto tra mea culpa e programmazione

Terminato l'incontro in programma fra soci e dirigenza: sì al ripescaggio per ripartire subito nel miglior modo possibile



AREZZO — Era in programma questo pomeriggio l'incontro fra Orgoglio Amaranto, che detiene l'1% delle quote sociali della S.S. Arezzo, e la proprietà e dirigenza del Cavallino Rampante. La bruciante retrocessione in Serie D, arrivata al termine di una stagione costellata da infortuni e sfortuna, ma anche da tanti errori, è vecchia solo di una settimana, ma l'urgenza di programmare immediatamente il prossimo futuro degli amaranto ha dato il la al lungo confronto, andato in scena nella sala stampa del “Città di Arezzo” per avere lo spazio necessario ai distanziamenti.

Molti i temi sul tavolo, primo fra tutti quello del ripescaggio. La società si è detta pronta a percorrere con ogni mezzo possibile la strada che porta all'eventuale riammissione al campionato di Serie C. Una questione di cui però, al momento, si può parlare solo in veste teorica. Fino al 17 maggio non verranno infatti ufficializzati, da parte della Lega, i regolamenti e i criteri sulla base dei quali possano essere presentate e debbano essere poi valutate le domande di ripescaggio. Tra l'altro, con i play-out sono ancora da disputare, è difficile poter fare anche solo delle previsioni sulla classifica delle squadre che potrebbero averne diritto.

Stefano Farsetti ha però ribadito come la società sia pronta a mettere fin da subito le basi per una vera e propria ripartenza, anche dai dilettanti, se la strada della riammissione alla terza serie non dovesse essere coronata da successo. Farsetti ha detto che da questo punto di vista la società, oltre ad aver ammesso di aver commesso degli errori nel corso di quella che di fatto era la loro prima stagione nel calcio professionistico, si è già mossa e sta iniziando a programmare un campionato da protagonisti, per tentare di ottenere eventualmente sul campo quello che non dovesse arrivare tramite domanda di ripescaggio. Il presidente di Orgoglio Amaranto ha anche sottolineato come il Comitato abbia caldeggiato una comunicazione a 360 gradi, più puntuale e trasparente nei confronti della piazza, in modo che i tifosi possano realmente toccare con mano il lavoro che verrà portato avanti su più fronti.

Dopo il fallimento sportivo della stagione, fino da subito dopo il termine dell'ultima gara di campionato a Cesena, i tifosi hanno contestato Roberto Muzzi e Vincenzo De Vito, di cui hanno più volte chiesto l'allontanamento anche con striscioni appesi al Comunale anche questa mattina. La società aveva già ribadito la fiducia nelle due figure tecniche della dirigenza, su cui hanno intenzione di basare il progetto di ripartenza dell'Arezzo. “Sono due figure sulle quali è stato convogliato il disappunto e la rabbia per questa retrocessione dolorosa – ha concluso Farsetti – la società ha una sua posizione sull'argomento e saranno loro a comunicarle”.

Giulio Cirinei
© Riproduzione riservata


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Stefano Farsetti sull'incontro fra Orgoglio Amaranto e proprietà dell'Arezzo
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