La letterina di Littizzetto a Tavares: «Hai fatto come Madonia, sei andato via da Ballando con Stellantis»
Attualità mercoledì 15 aprile 2015 ore 17:08
L'aspirante chirurgo? Opera il cadavere
Da oggi al 17 aprile il primo corso in Italia che permette ai futuri professionisti della neurochirurgia di fare pratica su corpi umani reali
AREZZO — E' il primo corso internazionale di esercitazione su cadaveri per chirurghi e permetterà, proprio utilizzando corpi umani reali (o parti di essi), di studiare al meglio l'anatomia e ''non commettere in futuro errori su pazienti che rischiano la vita''.
E' la prima volta che un corso internazionale di apprendimento di questo genere si tiene nel nostro Paese, date le difficoltà create dal fatto che la legge vieta l'utilizzo di cadaveri di italiani a tale fine di ricerca: per questo motivo, i corpi oggetto di studio durante il corso sono tutti provenienti dall'estero, in particolare dagli Usa.
"La nostra legge - afferma il neurochirurgo Luciano Mastronardi - vieta l'utilizzo di cadaveri italiani per questa fondamentale metodologia di lavoro e studio, mentre negli altri Paesi questo metodo formativo viene riconosciuto come indispensabile per la didattica". Questo nostro limite, sottolinea l'esperto, "ci mette in analogia con lo scenario greco: noi siamo i fanalini di coda della ricerca e della didattica in chirurgia".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI