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Attualità lunedì 11 aprile 2022 ore 15:25

Sangue e plasma, Arezzo promosso dai giapponesi

Audit della società che gestisce la raccolta per la Regione attraverso un revisore austriaco che ha rilevato alta qualità del centro trasfusionale



AREZZO — Il centro trasfusionale di Arezzo "sotto esame" da parte di una commissione dell’industria di plasmaderivazione giapponese Takeda che per conto della Regione segue il ritiro del plasma prodotto in tutta la Toscana.

Dal 2018 la nostra regione assieme a Campania, Lazio, Molise e Marche, nonché all’ispettorato della sanità militare ha stipulato un accordo con la società giapponese Takeda, azienda biofarmaceutica globale e leader di settore, che opera in 80 Paesi, per seguire tutti i percorsi relativi al ritiro del plasma prodotto dalle strutture trasfusionali, produzione, stoccaggio, consegna di farmaci plasmaderivati e gestione attività successive.

Dal plasma ricavato vengono prodotti farmaci a base di proteine plasmatiche quali l’albumina, le immunoglobuline e i fattori della coagulazione, e sono destinati al trattamento di diverse rare e gravi patologie come l’emofilia e l'immunodeficienze primitive.

Nei giorni scorsi un team specializzato della Takeda ha effettuato un audit presso il centro trasfusionale di Arezzo. L'auditor, di nazionalità austriaca, ha espresso grande apprezzamento e soddisfazione nel constatare l'alta qualità con cui viene svolta la raccolta e la produzione degli emoderivati e con cui viene gestito l’intero processo.

“Questo parere positivo di un auditor di alto profilo, come quello inviato da Takeda - commenta Pietro Pantone, direttore del centro trasfusionale di Arezzo -  ci riempie di soddisfazione. Queste visite sono di grande stimolo per tutto il sistema sanitario, ci spingono a fare sempre meglio e danno anche il giusto riconoscimento ai tanti professionisti che lavorano con noi. In questi anni abbiamo lavorato per alzare il livello di qualità e sicurezza del sistema delle donazioni in tutti i centri trasfusionali e questo risultato è la dimostrazione che è la strada giusta. Colgo l’occasione per rinnovare l’appello a tutti a diventare donatori".


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