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Attualità giovedì 10 dicembre 2015 ore 18:11

Sede Asl Toscana Sud-Est, salta Arezzo

Stefano Mugnai (FI) interviene sulla riforma sanitaria che ha fatto saltare l’indicazione di Arezzo come sede della maxi Asl della Toscana Sud-Est



AREZZO — “Per il Pd evidentemente le promesse elettorali valgono solo se a vincere è il Pd: e così oggi il partito di Enrico Rossi con un emendamento alla legge di riforma della sanità ha fatto saltare l’indicazione di Arezzo come sede della maxi Asl della Toscana Sud-Est. Evidente la volontà precisa di penalizzare la città dove ha vinto il centrodestra”. Il grido di battaglia, a margine della seduta odierna della Commissione sanità del Consiglio regionale, è lanciato dal suo Vicepresidente Stefano Mugnai.

Nella proposta di legge la giunta aveva mantenuto l’indicazione delle sedi delle maxi-Asl, in merito alla individuazione della sede legale delle aziende sanitarie nello Statuto aziendale sulla base del criterio del capoluogo della provincia avente il maggior numero di abitanti per l’area vasta di riferimento e Arezzo era stata individuata sede per la Toscana Sud-Est.

L’emendamento appena approvato in commissione sostituisce precedente con questo nuovo testo: “Nelle more dell’individuazione delle sedi legali delle aziende sanitarie nello Statuto in fase di prima applicazione queste sono individuate con deliberazione della giunta regionale”.

In pratica, la sede legale provvisoria è rimessa in discussione: «Non solo: il criterio del capoluogo col maggior numero di abitanti salta, e la scelta viene affidata a una delibera di giunta che stabilirà le sedi in maniera, a quanto si capisce, discrezionale e dunque politica. Tutto per colpire Arezzo e il suo futuro – incalza Mugnai – penalizzando i cittadini che hanno ‘osato’ esprimersi in maniera evidentemente considerata difforme rispetto ai desiderata del Pd. Per questo, ora, si vorrebbero mettere gli aretini dietro la lavagna con in testa il cappello da asino. Questo è avvenuto per una partita in fin dei conti secondaria della sede: non vogliamo immaginare cosa accadrà quando si arriverà a parlare dei tagli ai servizi sanitari propriamente detti, dato che da parte dei colleghi aretini del Pd non vediamo, così come per BancaEtruria, una capacità di incidere nell’interesse del territorio. Noi faremo di tutto affinché non accada il peggio e affinché si preservino al massimo, per quantità e qualità, i servizi sanitari nell’area dell’attuale Asl 8».


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