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Cronaca giovedì 21 gennaio 2021 ore 19:27

"Topi" di automobili finiscono in gabbia

Arrestati 4 uomini, di cui due clandestini in Italia, che si sono resi responsabili di un furto all'interno di una vettura e poi di una rapina



AREZZO — Altro colpo alla microcriminalità messo a segno dagli uomini della Questura di Arezzo.
Ieri sera, intorno alle 2 di notte arriva una telefonata alla Centrale Operativa che segnala un furto all'interno dell'auto in zona Sant'Agostino. Il cittadino, inoltre,comunica che i quattro malviventi continuano a stazionare sul posto e che litigano ferocemente con un quinto soggetto che si è aggiunto a loro.

In poco tempo arrivano due volanti dell’Ufficio Prevenzione Crimine e Soccorso Pubblico della Questura di Arezzo che, individuano i criminali, li accerchiano e tentano di impedire loro ogni via di fuga.

Gli operatori della Polizia di Stato riescono a fermare tre dei cinque malviventi e solo qualche minuto più tardi catturano anche gli altri due rimasti.

Gli agenti, quindi, riescono a ricostruire l'esatta dinamica del furto ed accertano che tre dei cinque fermati, tutti di origini marocchine, pluripregiudicati e due dei quali clandestini sul territorio italiano, dopo aver commesso il furto all'interno dell'auto, si sono resi responsabili anche della rapina nei confronti di un loro connazionale e di resistenza a pubblico ufficiale. 

il Quarto della "banda", anche esso di origini marocchine, pluripregiudicato ma in regola con il permesso di soggiorno, risulta aver partecipato solo al reato di furto.

Durante le perquisizioni di rito, i poliziotti rintracciano la refurtiva addosso ai malviventi ed uno di questi è stato trovato con un profondo taglio alla mano, probabilmente, causato dalla rottura del vetro posteriore dell'auto saccheggiata. Ma non solo. Tre di questi cittadini marocchini si sono resi responsabili anche della rapina ad un altro loro connazionale. 

Dalle indagini, infatti, è emerso che l'uomo, regolare sul territorio italiano, era stato minacciato con una bottiglia rotta prima di essere "alleggerito" del cellulare e di 20 euro.

Per tutti questi fatti i quattro malviventi sono stati tratti in arresto e condotti presso il carcere di Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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