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Cultura mercoledì 25 aprile 2018 ore 17:03
Il Mibact ha espropriato l'archivio Vasari
Il decreto è stato firmato dalla direzione generale del ministero e notificato ai proprietari, i quattro fratelli Festari. Già annunciato un ricorso
AREZZO — Dopo un lunghissima trattativa costellata di denunce e controdenunce e culminata con l'offerta di un milione e cinquecentomila euro, la direzione generale del Ministero dei beni culturali ha firmato il decreto di esproprio dell'archivio Vasari, fino ad oggi di proprietà privata. L'archivio, formato da 6.600 pagine, contiene anche le lettere che Giorgio Vasari si scambiò con Michelangelo Buonarroti.
Il Ministero ha motivato l'esproprio con "le difficoltà frapposte dalla parte proprietaria che di fatto non ha mai accettato che lo Stato esercitasse le funzioni volte a garantire la protezione, la conservazione e la valorizzazione di quel patrimonio documentario".
I vecchi proprietari, i quattro fratelli Festari, hanno sempre ritenuto insufficiente l'offerta in denaro presentata dal Mibact e avrebbero annunciato l'intenzione che di impugnare l'esproprio davanti al Tar. A suo tempo il conte Giovanni Festari tentò anche di vendere l'archivio all'oligarca russo Vassily Stepanov, senza riuscirci.
Domani si terrà il primo incontro fra i rappresentanti del Ministero e gli stessi Festari per avviare l'inventario analitico dell'archivio.
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